Monti: "Spazi gratuiti per il corso di arabo, uno schiaffo per le nostre associazioni"
MONZA - Il consigliere provinciale Andrea Monti, esponente della Lega Nord, è contro la decisione di concedere gratuitamente gli spazi del Mosè Bianchi fino al mese di giugno 2017 per un corso di lingua araba riservato agli italiani
Non un corso di italiano per popolazione di lingua araba che deve integrarsi sul territorio, bensì un corso di arabo per i giovani italiani. Con spazi concessi gratuitamente dalla Provincia di Monza e Brianza. E' l'accusa di Andrea Monti, consigliere della Lega Nord al Consiglio provinciale, che punta il dito contro la maggioranza per una scelta che giudica totalmente fuori luogo.
"La Provincia non riesce ad approvare il bilanci preventivo 2016 - spiega Monti - non ha soldi e la situazione è drammatica. In questo quadro di assoluta emergenza, il Presidente Gigi Ponti, con decreto, consente l’utilizzo di importanti (per dimensioni e durata) spazi scolastici provinciali, si tratta di quattro aule del Mosè Bianchi di Monza, per un lungo periodo che va dal novembre 2016 al giugno 2017. E per fare cosa? Per organizzare un corso di lingua araba. Non corsi di italiano per arabi, proprio corsi di arabo per bambini e ragazzi. Mi chiedo, come mai la Provincia si permette il lusso di regalare questi spazi? E soprattutto, come mai a qualcuno "regala" quando invece a svariate decine di associazioni sportive, quelle che si occupano dell’attività ludica e agonistica di centinaia di nostri ragazzi, fa pagare affitti salati per l’utilizzo degli spazi scolastici di sua proprietà?"
"La Provincia non riesce ad approvare il bilanci preventivo 2016 - spiega Monti - non ha soldi e la situazione è drammatica. In questo quadro di assoluta emergenza, il Presidente Gigi Ponti, con decreto, consente l’utilizzo di importanti (per dimensioni e durata) spazi scolastici provinciali, si tratta di quattro aule del Mosè Bianchi di Monza, per un lungo periodo che va dal novembre 2016 al giugno 2017. E per fare cosa? Per organizzare un corso di lingua araba. Non corsi di italiano per arabi, proprio corsi di arabo per bambini e ragazzi. Mi chiedo, come mai la Provincia si permette il lusso di regalare questi spazi? E soprattutto, come mai a qualcuno "regala" quando invece a svariate decine di associazioni sportive, quelle che si occupano dell’attività ludica e agonistica di centinaia di nostri ragazzi, fa pagare affitti salati per l’utilizzo degli spazi scolastici di sua proprietà?"
L'esponente del Carroccio è ben consapevole che Ponti - come citato nel decreto presidenziale - ritiene opportuno offrire a bambini e ragazzi la possibilità di apprendere la lingua araba, in considerazione del considerevole numero di famiglie residenti in Italia provenienti dai Paesi arabi, della storica rilevanza di scambi culturali tra paesi del Mediterraneo, della crescente diffusione di rapporti economici, commerciali e sociali tra i paesi arabi e l’Italia.
Tuttavia Monti non riesce ad accettarlo: "Siamo di fronte ad una sorta di integrazione alla rovescia, dove l’ente pubblico concede vantaggi economici per agevolare lo studio della lingua araba, cioè per meglio integrare i giovani italiani nella comunità araba. Noi pensavamo di essere alle prese con un problema enorme, ovvero quello di integrare giovani bambini e ragazzi di cultura e lingua araba in Italia. Invece no, oggi compiamo un passo in avanti, una drammatica evoluzione. Siamo noi a doverci integrare. Davvero curioso. Questa iniziativa, come detto assolutamente discriminante rispetto alle associazioni, sportive e non, che pagano regolarmente per l’utilizzo degli spazi, sarebbe figlia di un non meglio conosciuto accordo di collaborazione tra Assessorato all’istruzione del Comune di Monza, Centro Islamico di Monza e Brianza e Istituto Scolastico Mosè Bianchi. Che ruolo abbia la Provincia, oltre a quello di metterci gli spazi gratuitamente, non è dato sapere".
Il consigliere leghista ha provato a telefonare: "Preso da curiosità ho chiamato il Centro Islamico, fingendomi interessato al corso. I partecipanti possono avere al massimo 16 anni e il corso non è gratuito. Sommariamente mi è stato indicato un costo complessivo di circa 150 euro, tra iscrizione, fornitura libri, assicurazione e quant’altro. Quindi la Provincia, in disperata situazione economica, concede gratuitamente spazi per organizzare corsi di arabo che sono pure a pagamento. Di bene in meglio, direi".
La questione sarà portata sui banchi del Consiglio provinciale. Monti chiede chiarezza sul nominativo del soggetto che ha avanzato la richiesta, sul fatto che sia stata accolta nonostante la presentazione sia avvenuta oltre il tempo limite consentito (ovvero a settembre anziché entro il 31 luglio) e quali gli introiti non percepiti dalla Provincia oltre alle spese da sostenere per riscaldamento, luce, ecc.
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