Otto arresti e 24 denunce per spaccio di droga tra Monza, Lissone e Desio
MONZA - Con l'arresto degli ultimi due spacciatori, nella giornata di venerdì, si è chiusa l'operazione "Hic sunt leones": sgominata una banda che operava tra Monza, Lissone e Desio con ingenti quantitativi di droga. I clienti, spaventati, non hanno collaborato con le forze dell'ordine.
I clienti chiedevano uno "schiaffo", un "pantalone" o una "birra": e subito venivano indirizzati verso la quantità di droga desiderata, da recuperare tra la città, Lissone e Desio. Nei giorni scorsi, però, il Commissariato di Polizia hanno proceduto all'arresto di 8 persone, tutte di nazionalità marocchina, e alla denuncia di 24 di cui 8 italiani che avevano un ruolo marginale nella gestione del traffico della droga.
I quantitativi che giravano erano davvero significativi. Basti pensare che la Polizia, durante i due anni di indagine, ha sequestrato 4,5 chilogrammi di hashish e 250 dosi di cocaina. Giravano di conseguenza anche molti soldi: gli agenti hanno sequestrato 10 mila euro, ma altre migliaia e migliaia di euro erano state portate all'estero con il servizio di money transfer.
Vari anche i luoghi dello spaccio: dai parcheggi dei centri commerciali, alla boscaglia, a vecchie esposizioni di mobili ormai abbandonate. Gli agenti, nel corso delle indagini, sono rimasti impressionati dal silenzio dei clienti fermati. Nessuno di loro ha avuto il coraggio di parlare, di dare un indizio. Tutti spaventati dagli spacciatori.
Questo ha comportato un allungamento dei tempi dell'operazione "Hic sunt leones", non il risultato: venerdì altri due spacciatori sono stati arrestati per arrivare agli otto totali della banda. Nel gruppo c'è anche un latitante, condannato a 8 anni di carcere dal Tribunale di Genova per spaccio internazionale di droga.
I quantitativi che giravano erano davvero significativi. Basti pensare che la Polizia, durante i due anni di indagine, ha sequestrato 4,5 chilogrammi di hashish e 250 dosi di cocaina. Giravano di conseguenza anche molti soldi: gli agenti hanno sequestrato 10 mila euro, ma altre migliaia e migliaia di euro erano state portate all'estero con il servizio di money transfer.
Vari anche i luoghi dello spaccio: dai parcheggi dei centri commerciali, alla boscaglia, a vecchie esposizioni di mobili ormai abbandonate. Gli agenti, nel corso delle indagini, sono rimasti impressionati dal silenzio dei clienti fermati. Nessuno di loro ha avuto il coraggio di parlare, di dare un indizio. Tutti spaventati dagli spacciatori.
Questo ha comportato un allungamento dei tempi dell'operazione "Hic sunt leones", non il risultato: venerdì altri due spacciatori sono stati arrestati per arrivare agli otto totali della banda. Nel gruppo c'è anche un latitante, condannato a 8 anni di carcere dal Tribunale di Genova per spaccio internazionale di droga.