Piffer: "Snobbato da Confartigianato, ma io lavorerò anche per loro"
MONZA - Paolo Piffer, il candidato della lista "CivicaMente con Piffer Sindaco" non ha appreso volentieri la notizia degli incontri di Confartigianato. O, meglio, ha scoperto con amarezza di non essere stato invitato per un confronto, come invece è accaduto per altri tre candidati
Per qualcuno la corsa allo scranno di primo cittadino di Monza non è tra sette, ma solo tra tre candidati. Chiamando al tavolo del confronto, almeno per ora, soltanto Roberto Scanagatti, Dario Allevi e Pierfranco Maffè
Non l’ha presa bene il candidato indipendente Paolo Piffer non chiamato, fino ad oggi, al tavolo del confronto promosso in settimana da Apa Confartigianato Imprese di Monza e Brianza. I vertici del sodalizio nei giorni scorsi hanno incontrato in tre momenti separati i tre candidati sindaci per un confronto sulle necessità delle piccole e dello micro imprese e presentando il documento “Idee per la città” con una serie di proposte di Apa indirizzate direttamente ai tre candidati per il rilancio dell’economia locale.
“Ci troviamo in una fase storica ed economica in cui è necessario aprirsi al futuro, e siamo certi che la città di Monza abbia le risorse per raccogliere questa sfida – commenta sul sito dell’ente il presidente Giovanni Barzaghi - Con questo documento vogliamo individuare strategie coerenti e indicazioni concrete per attuarle, il più possibile condivise”.
Diverse le proposte avanzate ai tre candidati monzesi e quelli degli altri Comuni brianzoli chiamati alle urne (Meda, Lentate sul Seveso, Cesano Maderno, Lissone) e con incontri già calendarizzati.
Nel documento sono indicate aree di intervento e relative proposte: primis interventi di tipo fiscale come l’esclusione dall’Imu dei beni strumentali e produttivi delle aziende, la richiesta di innalzare la percentuale di riduzione prevista dal regolamento Tari per gli spazi promiscui per una più corretta applicazione del principio “chi inquina paga”, il sostegno dell’innovazione, maggior controllo sugli appalti istituendo formule che garantiscono la turnazione delle imprese e che utilizzino mano d’opera propria solo per citarne alcune.
Un documento articolato in cui vengono indicate non solo le necessità delle micro e piccole imprese, ma anche le modalità per sostenerle, garantendone il rilancio. Dando un’ulteriore spinta all’economia e salvaguardando i posti di lavoro.
“Ritengo questo atteggiamento, se confermato, profondamente irrispettoso nei confronti degli elettori – ha commentato il candidato di “Civicamente Piffer sindaco” – Nei confronti dei candidati della mia lista e per ultimo nei miei, ma questo conta poco. Non lo so, magari mi arriverà qualche risposta. Intanto volevo rassicurare Confartigianato: se i cittadini l’11 giugno dovessero scegliere noi, non abbiate timore, faremo comunque di tutto per provare a risolvere anche i problemi che colpiscono la vostra categoria, coinvolgendovi e e confrontandoci con voi. Perché noi lavoriamo così, noi”.
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