Scarpe rubate nel passeggino "schermato": due ragazze nei guai
MONZA - Due ragazze originarie dell'Ecuador giovedì sono state denunciate piede libero dalla Polizia locale. Sono andate da Pittarello con il bambino, ma per rubare: sotto al passeggino una borsa "schermata" per ingannare il sistema antifurto e rubare 8 paia di scarpe.
Andavano a fare shopping con il bambino di 5 anni, ma non era un atteggiamento premuroso: serviva soltanto per potere utilizzare il passeggino in cui nascondevano la merce rubata. Due donne originarie dell'Ecuador, entrambe di 27 anni e con precedenti penali, giovedì sono state smascherate dagli agenti della Polizia locale.
A dare il via all'attività d'indagine il furto di otto paia di scarpe, per un valore complessivo di 400 euro, al negozio Pittarello in viale Romagna. Gli agenti hanno avuto modo di scoprire che le due, al di là dei precedenti con la giustizia italiana, erano tutt'altro che sprovvedute.
Innanzitutto perché il passeggino era stato "modificato": aveva sotto una borsa schermata con carta stagnola che, di fatto, metteva fuori gioco i sistemi di allarme e permetteva alle due donne di allontanarsi dal negozio.
E poi l'astuzia: un vestito in macchina per potersi cambiare dopo il furto facendo sì che la descrizione fornita dal commerciante risultasse difficile da ricondurre a loro.
La caparbietà e l'abilità della Polizia locale ha però permesso di individuarle: per entrambe è scattata la denuncia a piede libero con l'accusa di furto aggravato. Insieme alla denuncia la segnalazione ai Servizi sociali e al Tribunale dei Minori per l'impiego del bambino in occasione dei furti.
A dare il via all'attività d'indagine il furto di otto paia di scarpe, per un valore complessivo di 400 euro, al negozio Pittarello in viale Romagna. Gli agenti hanno avuto modo di scoprire che le due, al di là dei precedenti con la giustizia italiana, erano tutt'altro che sprovvedute.
Innanzitutto perché il passeggino era stato "modificato": aveva sotto una borsa schermata con carta stagnola che, di fatto, metteva fuori gioco i sistemi di allarme e permetteva alle due donne di allontanarsi dal negozio.
E poi l'astuzia: un vestito in macchina per potersi cambiare dopo il furto facendo sì che la descrizione fornita dal commerciante risultasse difficile da ricondurre a loro.
La caparbietà e l'abilità della Polizia locale ha però permesso di individuarle: per entrambe è scattata la denuncia a piede libero con l'accusa di furto aggravato. Insieme alla denuncia la segnalazione ai Servizi sociali e al Tribunale dei Minori per l'impiego del bambino in occasione dei furti.