Si accendono le luci sull'amministrazione Allevi: gli esclusi stanno alla finestra e osservano

MONZA - Domani mattina alle 10 il Consiglio comunale di insediamento della nuova amministrazione cittadina, dopo il voto dell'11 e 25 giugno. Chi non ha conquistato un posto promette comunque di non sparire e di vigilare sull'operato del nuovo sindaco

Non siederanno tra i banchi del consiglio comunale, se non tra il pubblico. Ma certamente si faranno sentire con la nuova Giunta Allevi. Dopo gli auguri al vetriolo di Agostino D’Antuoni capogruppo della lista civica “Io Cambio”, seguono quelli di chi è rimasto fuori dall’aula.

La più delusa  – per usare un eufemismo – nel non poter vedere un suo consigliere tra i banchi che contano è Anna Mancuso portavoce della lista civica “Monza Futura” che fin dal primo turno alleata della coalizione di Dario Allevi ha dovuto rinunciare al suo consigliere (Antonio Scalise, ndr)  per lasciar spazio a Pier Franco Maffè.

“Partiamo dal principio che, se non ci fosse stata una legge elettorale, che avesse permesso l'apparentamento in caso di ballottaggio, e pertanto manovre politiche poco rispettose nei confronti dell'elettorato, il mio consigliere sarebbe già seduto in consiglio comunale con la coalizione con la quale siamo partiti già dall'inizio della campagna elettorale – commenta -  C'è da aggiungere però che, nonostante la legge, chi ha deciso di correre da solo al primo turno, proprio per correttezza e trasparenza nei confronti dell'elettorato , avrebbe dovuto  dichiarare già all'inizio della competizione dove sarebbero andati in caso di ballottaggio. Ma ciò non è avvenuto”. 

Il riferimento, naturalmente, è al neoassessore Maffè. “Non solo non hanno dichiarato preventivamente le loro intenzioni ingannando pertanto  parte dell'elettorato – incalza - ma addirittura la lista che ha fatto l'apparentamento con la nostra coalizione, nonostante l'invito ad entrare da subito con noi a sostegno di Dario Allevi sindaco , ha rifiutato categoricamente. In  quel momento potevo anche capire alcune delle loro motivazioni: la nostra coalizione era a tolleranza quasi  zero sul discorso degli immigrati , mentre la lista Maffé era all'opposto, visto l'appartenenza politica all'NCD - PD ( Alfano ) e CL ( cooperative) che si schiera sempre sia a sinistra che a destra , per avere ovunque delle rappresentanze istituzionali. Tra l'altro il nostro programma elettorale non si è modificato con l'apparentamento, quello era e quello è  rimasto, motivo per cui non c'è alibi che tenga per nessuno anche se c'è il tentativo di spostare l'attenzione su un accordo di programma”. 

In problema per la “passionaria” dell’aula non solo le idee. “In sostanza non è stato l'accordo sul programma che ha avvicinato gli Alfaniani e i ciellini alla nostra coalizione  - aggiunge - ma la possibilità, visto il loro scarso risultato, di avere un posto in giunta e due ingressi in consiglio comunale che diversamente non ci sarebbero stati. Cinque anni fa io entrai in consiglio comunale da sola nonostante  avessi la possibilità di agire come ha agito la lista di Maffé,  e lo feci per non deludere i miei elettori, ma adesso mi chiedo : ripagano la coerenza e l'onestà politica e intellettuale?!”.

Con una battuta verso l’ex alleato di lista Marco Monguzzi oggi in consiglio nella lista di Maffè: “Non riesce a decollare senza un’Anna” (riferendosi ironicamente al suo apparentamento politico con Anna Martinetti, ndr) e un augurio al sindaco Dario Allevi: “Sono convinta che la nuova Giunta ha le potenzialità di fare bene, anche se con qualche riserva, ma ne parleremo quando e se i miei dubbi verranno confermati  - conclude - L'augurio che voglio inviare ai miei compagni di viaggio, perché sopratutto con quelli della Lega ho un ottimo rapporto di collaborazione, è  di amministrare la città con il cuore e la testa , tenendo conto che 5 anni passano in fretta. Allevi ha  la possibilità di far ricredere molti dei consiglieri che oggi siedono in Aula e che non hanno creduto in lui da subito come abbiamo fatto noi, pertanto gli auguro di riuscirci per mantenere una maggioranza compatta senza compromessi”. Promettendo che l’operato di “Monza Futura” proseguirà anche fuori dal Palazzo.

Altrettanto battagliera Manuela Ponti candidato sindaco per la lista “Popolo della Famiglia” che con i suoi 581 voti (1,25 per cento) resta fuori dai giochi. “A Dario Allevi i migliori auguri di buon lavoro – commenta – Così come anche al neoassessore Anna Maria Di Oreste che conosco per la sua esperienza di presidente del Tribunale. Sono contenta che l’assessorato alla famiglia sia stato assegnato a una donna (Desirè Merlini, ndr)”. Punzecchiando anche lei il neoassessore all’Istruzione Pier Franco Maffè. “Guarderemo il suo operato con occhio attento, sparando a vista – aggiunge  – Ricordandogli ogni giorno che non vogliamo progetti gender nelle scuole”. Monitora anche Mirco Radicula ex Fiamma Nazionale nella coalizione di Ponti. “Valuteremo quello che Allevi produrrà – commenta – Ricordandogli che a breve verranno ospitati una ventina di migranti nel parco e questa cosa a noi non fa piacere”.

Sul fronte dell’opposizione fuori dai giochi – ma non certo dall’azione – anche “Sinistra Alternativa” e la lista civica LabMonza. “Mi auguro che questa amministrazione sappia essere rappresentativa di tutti i cittadini e risolvere quei problemi ad oggi rimasti irrisolti – commenta Michele Quitadamo candidato sindaco per Sinistra Alternativa – Intensificheremo il nostro operato, continuando a dar voce a coloro che voce non hanno. Ponendo ancora maggiore attenzione su problemi quali casa, viabilità e ambiente. Il nostro lavoro, come abbiamo ricordato ringraziando – unici a farlo – il nostro elettorato è che il nostro operato inizia adesso, andiamo avanti tra la gente e in mezzo alla gente”.

Per questa tornata elettorale resta fuori dal consiglio anche Alessandro Gerosa anima della lista civica “LabMonza” in coalizione fin dal primo turno con Roberto Scanagatti che comunque conquista un risultato leggermente più positivo rispetto alla passata tornata nelle liste del Sel. Il giovane Gerosa, anche se fuori dall’aula, è già al lavoro per rilanciare progetti subito dopo l’estate.

“Su questa nuova giunta sono già emerse tante polemiche anche a livello nazionale sulla politica e sulle idee – commenta – LabMonza purtroppo è rimasta esclusa dal consiglio comunale ma resta presente sul territorio. Da settembre al via una serie di iniziative pubbliche con una volontà ancora maggiore di impegnarsi. Dopo l’elezioni di Allevi e il ritorno a Monza della destra ci è giunta la sollecitazione da parte dei cittadini di una ancora maggiore volontà di partecipare per costruire una Monza aperta, solidale e verde. Costruire una forte opposizione sociale che tiene il fiato sul collo sull’attuale amministrazione in caso di eventuali scelte politiche scellerate in tema di ambiente, politiche sociali e casa. Aprendoci a tutti coloro che pensano ci sia bisogno di una realtà politica che faccia politica con gli occhi della sinistra”.  

I “trombati” caricano i cannoni. Allevi è avvisato…

Barbara Apicella


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