Si spacciava per scout di modelle: arrestato per due casi di stupro
MONZA - Gli uomini del Commissariato di Polizia di Monza hanno eseguito un'ordinanza di custodia cautelare in carcere nei confronti di un uomo di 43 anni, residente a Sesto San Giovanni. Fingendo di essere uno scout di modelle e titolare di un'agenzia, avrebbe violentato almeno due donne portandole in luoghi isolati.
Si era presentato come un talent scout, titolare di un'agenzia di modelle, ma il luogo dell'appuntamento con le interessate è sempre stato appartato e lontani da occhi indiscreti. Nessun provino: secondo l'accusa, al contrario, due casi di violenza sessuale accertati e altri, chissà, che potrebbero emergere nei prossimi giorni da parte di altre vittime che forse troveranno il coraggio di parlare dopo l'arresto del violentatore.
Si tratta di un uomo di 43 anni residente a Sesto San Giovanni, in uno scantinato. Per le donne che ha incontrati si chiamava ufficialmente Gianluca. Non sapevano con chi avevano a che fare, mentre il personaggio è ben noto alle forze dell'ordine.
Secondo l'accusa il primo episodio di violenza si è verificato nell'ottobre 2014 ai danni di una donna incontrata a Milano dopo un colloquio di lavoro andato male e con la stessa in lacrime perché aveva davvero bisogno di un'occupazione. Si è offerto di darle una mano come talent scout ma, secondo gli inquirenti, l'ha poi portata in un cantiere a Sesto San Giovanni per stuprarla.
Caso analogo con la seconda donna, anche lei sulla quarantina e in un momento di fragilità, conosciuta nel novembre 2015 attraverso i social network. Quando le forze dell'ordine hanno raccolto la sua denuncia, sono riusciti a collegarla all'episodio dell'anno precedente. L'uomo è stato arrestato alla mensa dei poveri a Milano dove si recava ogni giorno a mangiare.
Si tratta di un uomo di 43 anni residente a Sesto San Giovanni, in uno scantinato. Per le donne che ha incontrati si chiamava ufficialmente Gianluca. Non sapevano con chi avevano a che fare, mentre il personaggio è ben noto alle forze dell'ordine.
Secondo l'accusa il primo episodio di violenza si è verificato nell'ottobre 2014 ai danni di una donna incontrata a Milano dopo un colloquio di lavoro andato male e con la stessa in lacrime perché aveva davvero bisogno di un'occupazione. Si è offerto di darle una mano come talent scout ma, secondo gli inquirenti, l'ha poi portata in un cantiere a Sesto San Giovanni per stuprarla.
Caso analogo con la seconda donna, anche lei sulla quarantina e in un momento di fragilità, conosciuta nel novembre 2015 attraverso i social network. Quando le forze dell'ordine hanno raccolto la sua denuncia, sono riusciti a collegarla all'episodio dell'anno precedente. L'uomo è stato arrestato alla mensa dei poveri a Milano dove si recava ogni giorno a mangiare.