Sindoni: "Città ferma da 15 anni, bisogna rimettere in moto tutto"
MONZA - Una diretta su Facebook per iniziare ad avere un primo confronto pubblico sui cittadini in attesa della presentazione di venerdì prossimo al Binario 7. Danilo Sindoni, candidato sindaco del Movimento 5 Stelle, ieri ha chiacchierato apertamente con i cittadini
Una chiacchierata a tutto campo, sfruttando la potenzialità dei social network. Danilo Sindoni, candidato sindaco del Movimento 5 Stelle per la conquista della poltrona più importante della città di Monza, in attesa della presentazione ufficiale (venerdì 28 al teatro Binario 7 in via Turati), sta già incontrando i cittadini in piazza. Anche quella virtuale. Facebook, appunto, con una diretta trasmessa ieri prima dell'apericena organizzato per la raccolta dei fondi che sosterranno la sua campagna elettorale.
Si è presentato in modo molto semplice, toccando anche i temi spinosi che interessano ai cittadini. "C'è sempre qualche problema con i rifugiati - ha spiegato, ancora prima di essere sollecitato dagli utenti di Facebook -. Non si può fare molto a livello cittadino. Ci sono delle leggi nazionali, bisognerebbe modificare quelle. Ma qualcosa va fatto. I migranti devono rispettare le regole, prima di tutto quello di buona educazione e convivenza. Quindi niente schiamazzi in ore notturne, non portare gente nelle loro abitazioni. Il sindaco non ha gli strumenti legalmente necessari, ma può esercitare una pressione morale".
A chi interveniva con i commenti durante la diretta, anche per chiedergli un cambiamento, ha promesso tutto il suo impegno: "La città è ferma da 15 anni. C'è tutto da rimettere in moto, da far rinascere. Credo che un sindaco non debba solo amministrare la città, ma anche creare ricchezza per aiutare chi ha bisogno e per realizzare opere sul territorio".Si è presentato in modo molto semplice, toccando anche i temi spinosi che interessano ai cittadini. "C'è sempre qualche problema con i rifugiati - ha spiegato, ancora prima di essere sollecitato dagli utenti di Facebook -. Non si può fare molto a livello cittadino. Ci sono delle leggi nazionali, bisognerebbe modificare quelle. Ma qualcosa va fatto. I migranti devono rispettare le regole, prima di tutto quello di buona educazione e convivenza. Quindi niente schiamazzi in ore notturne, non portare gente nelle loro abitazioni. Il sindaco non ha gli strumenti legalmente necessari, ma può esercitare una pressione morale".
Tra le questioni affrontate, quella dei rifiuti. "La Tari è da rivedere. Ma insieme va cambiato anche il sistema di raccolta dei rifiuti. Probabilmente sarebbe meglio farlo noi assorbendo i lavoratori della Sangalli. Se la raccolta genera ricchezza, perché questa non può andare a beneficio dell'ente pubblico?".
Sindoni, stuzzicato sul primo problema che affronterà in caso di vittoria elettorale ha scelto un basso profilo. Niente grandi proclami, quanto un intervento sulla quotidianità: "Ho promesso che la città deve diventare un luogo bello dove vivere. Più a misura d'uomo, dove le persone possano dedicarsi di più ai loro interessi. Io ho in mente una cosa piccola ma importante: appena possibile cambiare il sistema di lavaggio sulle strade.
Adesso non è ordinato. Mi sembra un sistema per fare cassa. I cittadini devono avere la possibilità di lasciare l'auto ferma, il lavaggio è da fare con le lance. E' un risparmio di multe e di fatica. So che si tratta di una piccola cosa, ma è un inizio. Cerchiamo di pensare prima di fare un provvedimento. La vita deve diventare più facile".
E poi ha ribadito un concetto che gli sta molto a cuore: "La gente deve diventare più orgogliosa di abitare a Monza. Per fare questo pensiamo a un logo che valorizzi tutto ciò che è 'made in Monza': un'idea, un prodotto, tutto... insomma un marchio di qualità. E' un concetto che richiede tempo per essere capito, ma porterà frutti".
E poi ha ribadito un concetto che gli sta molto a cuore: "La gente deve diventare più orgogliosa di abitare a Monza. Per fare questo pensiamo a un logo che valorizzi tutto ciò che è 'made in Monza': un'idea, un prodotto, tutto... insomma un marchio di qualità. E' un concetto che richiede tempo per essere capito, ma porterà frutti".
G.Gal.
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