Soldi lombardi a Roma, Lega infuriata: Scanagatti dice no ai pannelli luminosi
MONZA - L'ira della Lega Nord contro l'amministrazione comunale: alla richiesta di far sapere attraverso i pannelli luminosi quanti sono i soldi lombardi che vanno a Roma, il centrosinistra ha risposto no. Federico Arena, segretario cittadino del Carroccio, ritiene che sia doveroso far sapere che per ogni monzese lo Stato incassa ogni anno 10 mila euro.
Il Carroccio chiede al Consiglio comunale di comunicare ai monzesi, anche attraverso i pannelli luminosi presenti in città, i residui fiscali che la Lombardia vanta dallo Stato. Ma la Giunta di centrosinistra guidata da sindaco Roberto Scanagatti non accoglie la richiesta e i lumbard non tardano a rispondere.
"Ogni anno i cittadini lombardi sono derubati di 47 miliardi dallo Stato centrale – commenta il segretario cittadino Federico Arena - Ma, secondo il Pd e la maggioranza che amministra il Comune di Monza, è meglio che i cittadini monzesi non ne siano informati. Qui non si tratta di contrapporre il sud al nord, come ha insinuato strumentalmente un consigliere comunale del PD, ma di far rilevare l’assoluto squilibrio fra le tasse pagate e i servizi ricevuti dalla pubblica amministrazione sul nostro territorio. Uno squilibrio che oggi, complice la crisi economica, non è più tollerabile e sopportabile. Stiamo parlando di circa 1 miliardo di euro a settimana che lo Stato ci sottrae o di 5mila euro all’anno pro capite, che nel caso della provincia di Monza e Brianza, la più penalizzata del Paese, raggiunge la cifra di 10 mila euro all’anno pro capite, neonati compresi. Noi siamo quelli che pagano di più e che ricevono di meno".
Arena rincara la dose, polemizzando contro l’amministrazione comunale: "Un vero e proprio furto di Stato. Forse è per questo che il Pd preferisce che i monzesi non lo sappiano".
"Ogni anno i cittadini lombardi sono derubati di 47 miliardi dallo Stato centrale – commenta il segretario cittadino Federico Arena - Ma, secondo il Pd e la maggioranza che amministra il Comune di Monza, è meglio che i cittadini monzesi non ne siano informati. Qui non si tratta di contrapporre il sud al nord, come ha insinuato strumentalmente un consigliere comunale del PD, ma di far rilevare l’assoluto squilibrio fra le tasse pagate e i servizi ricevuti dalla pubblica amministrazione sul nostro territorio. Uno squilibrio che oggi, complice la crisi economica, non è più tollerabile e sopportabile. Stiamo parlando di circa 1 miliardo di euro a settimana che lo Stato ci sottrae o di 5mila euro all’anno pro capite, che nel caso della provincia di Monza e Brianza, la più penalizzata del Paese, raggiunge la cifra di 10 mila euro all’anno pro capite, neonati compresi. Noi siamo quelli che pagano di più e che ricevono di meno".
Arena rincara la dose, polemizzando contro l’amministrazione comunale: "Un vero e proprio furto di Stato. Forse è per questo che il Pd preferisce che i monzesi non lo sappiano".