Torna all’allarme amianto pericoloso negli edifici pubblici di Monza. A denunciare gli episodi è ancora  Anna Mancuso portavoce della lista civica “Monza Futura” che sostiene la coalizione di Dario Allevi (formata da Forza Italia, Lega Nord, Fratelli d’Italia, Noi con Dario Allevi e Rivoluzione Cristiana).

Dopo aver denunciato oltre un mese fa  l’amianto ammalorato e abbandonato sul pratone del Parco (rimosso alcune settimane dopo la segnalazione) e lo stato di degrado ambientale nell’area dell’ex macello accanto al distaccamento degli uffici comunali del settore Ambiente, questa volta a finire sotto la lente d’ingrandimento sono gli alloggi comunali di via della Villora, nel quartiere Libertà, al confine con Villasanta.

 Le abitazioni, che si presentano come una sorta di villette a schiera ciascuna con un piccolo giardino e un box, hanno ancora le coperture dei garage  in amianto.

Siamo andati a verificare: una residente ci ha aperto le porte di casa mostrandoci il problema che a novembre era stato segnalato alla nostra redazione anche da un residente della zona che quando apre le finestre della sua abitazione si ritrova di fronte a questa polveriera.

“Più di una volta mi sono rivolta agli uffici comunali competenti per segnalare la presenza di eternit sbriciolato sul tetto del mio garage e su quello dei box dei miei vicini – ha spiegato una residente – Ma mi è sempre stato risposto che al momento il Comune non aveva soldi per l’intervento. Abbiamo anche organizzato una raccolta di firme per chiedere la rimozione dell’amianto ma non è servita a nulla. Quelle lastre sono presenti sul tetto da almeno ventiquattro anni, da quando io abito in questo appartamento e non sono mai stati eseguiti interventi di messa in sicurezza, come invece prevede la legge. La mia casa presenta anche seri problemi di umidità e avevo chiesto, a mie spese, di poter intervenire realizzando il cappotto. Ma anche questa proposta è stata bocciata”.

E intanto il problema resta. Non solo l’umidità, ma quelle pericolosissime particelle di amianto che ricoprono i tetti dei garage, proprio nell’area del giardinetto dove d’estate i bambini giocano. Particelle, che come più volte abbiano ricordato, purtroppo non si fermano davanti ai muri, ma si muovono velocemente nell’aria raggiungendo i polmoni.

“Abbiamo paura – aggiunge l’inquilina – Qui ci sono molti bambini, persone anche con problematiche asmatiche e cardiache. In giardino, a pochi metri dai tetti di amianto, vengono stesi i panni, d’estate si mangia, si prende il sole, i più piccoli giocano. A un centinaio di metri ci sono il giardini pubblico di via Parmenide, scuole e l’asilo. Ho mostrato la situazione a un esperto che mi ha invitato a rimuovere immediatamente l’amianto perché è frastagliato e molto pericoloso”.

Ad accogliere e sostenere la richiesta dei residenti Anna Mancuso che da anni sostiene le cause per la tutela della salute. L’amianto come riferiscono studi scientifici è pericoloso e altamente cancerogeno che nella sua forma più aggressiva si presenta come mesotelioma.

Mancuso punta il dito contro l’amministrazione Scanagatti e in particolare contro l’assessorato per la tutela dell’ambiente. "Una delega alla "tutela dell'ambiente" significa per me una delega alla tutela della salute dei cittadini, così come una delega alle energie rinnovabili significa mettere in pratica sistemi sostenibili, energie rinnovabili, poco inquinanti  - afferma - In cinque anni di amministrazione comunale gli assessori preposti  alla tutela dell'ambiente e alle energie rinnovabili sono stati inesistenti su questo fronte : l'inquinamento è aumentato e nessuna azione concreta è stata intrapresa sulle energie rinnovabili soli studi di fattibilità costati ai cittadini. I dati parlano chiaro e non lo dico io: Monza è una delle città più inquinate d'Europa".