Tre anatre dell'Enpa trovano casa: vanno alla fattoria "Capre e cavoli"
MONZA - Una nuova casa per tre anatre accudite dai volontari dell'Enpa (Ente nazionale protezione animali) nella struttura cittadina di via San Damiano: hanno trovato sistemazione alla fattoria "Capre e cavoli" a Mesero
L'anatra ciuffata (Anas platyrhynchos), così chiamata per il vistoso pompon sulla testa, è una specie allevata a scopo ornamentale. La coppia di anatre ciuffate ospite nelle struttura gestita dall'Enpa (Ente nazionale protezione animali) di Monza e Brianza ha però deciso di "migrare" per altri lidi: abbandonato il rifugio di via san Damiano, infatti, è volata alla volta della Fattoria Capre e Cavoli di Mesero (MI), (visitabile tutti i sabati e domeniche dalle 14 alle 16), un paradiso per animali che la legge considera da reddito ma che possono essere tenuti anche per affezione.
Qui mucche, cavalli, asini, maiali, pecore, anatre, oche e galline possono trascorrere liberi il resto della loro vita, con la sicurezza di non finire sulla tavola di nessuno.
Qui mucche, cavalli, asini, maiali, pecore, anatre, oche e galline possono trascorrere liberi il resto della loro vita, con la sicurezza di non finire sulla tavola di nessuno.
I due volatili erano arrivati nel rifugio di Monza nel 2014 in seguito a un abbandono da parte di un privato. Con loro è partita anche un'anatra bianca che faceva parte dello stesso numeroso gruppo di animali trovati abbandonati sul territorio brianzolo.
I pennuti si sono subito ambientati, almeno stando a quanto scrivono personalmente nel profilo facebook della Fattoria: "Da alcuni giorni la quiete (si fa per dire) della Fattoria è funestata da noi due, una coppia di paperi tanto variopinti quanto arroganti e logorroici. Siamo anatre ciuffate, parenti stretti dei germani reali con i quali condividiamo colori e chiacchiere".
Gli animali si possono adottare a distanza. Appena arrivati, il maschio è stato adottato da Mattia, uno dei "papà" dell'oasi, che lo ha giustamente battezzato Daffy Duck, mentre la femmina aspetta invece ancora una famiglia che si occupi di lei a distanza e che potrà scegliere anche il nome.
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