Nuovo screenig neonatale: da domani la legge entra in vigore

Da domani, giovedì 15 settembre, entra ufficialmente in vigore la legge sullo screening neonatale. Regioni obbligate a mettere in funzione questo servizio e genitori che devono lasciarlo eseguire. Probabilmente saranno introdotte alcune modalità di dissenso

15 settembre 2016: una data importante per le tante coppie che stanno cercando di diventare genitori ma che, al contempo, vivono il problema di possibili trasmissioni di patologie. Da domani la legge 167/2016 entrerà in vigore.

Più nota come legge dello screening neonatale contiene disposizioni in materia di accertamenti diagnostici neonatali obbligatori per la prevenzione e cura delle malattie metaboliche ereditarie. Una legge nata come Ddl presentato dalla senatrice pentastellata Paola Taverna.

La legge – la cui applicazione prevede comunque una serie di ulteriori passaggi non sempre di facile attuazione e interpretazione – prevede che  lo screening neonatale metabolico allargato ha carattere obbligatorio (non è dunque previsto un consenso informato) al pari degli screening per Fibrosi Cistica, Fenilchetonuria e Ipotiroidismo Congenito che sono già effettuati da anni.

Dovrà essere effettuato su tutti i nuovi nati, indipendentemente dalla nazionalità e dal centro di nascita (centri pubblici, privati e a domicilio). La legge obbliga le Regioni ad offrire questa opportunità di prevenzione e salute da una parte, mentre dall’altra obbliga i genitori a lasciarlo eseguire, anche se probabilmente dovranno essere previste delle possibilità di espressione del ‘dissenso’.

Ciò avviene all’interno del Protocollo Operativo previsto dall’articolo 4 della legge oppure oggetto del lavoro del Centro di Coordinamento previsto dall’articolo 3 non è esplicitato.

Il costo dello screening – totalmente gratuito – verrà sostenuto in parte dai nuovi Lea e in parte utilizzando fondi stanziati nel 2013 per programmi sperimentali di screening. Fondi, peraltro, mai utilizzati.


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