Regione Lombardia: preoccupazione per l'eventuale pagamento Ici delle scuole paritarie e religiose

La sentenza della Cassazione, che impone il pagamento dell'Ici agli istituti religiosi per quanto riguarda gli spazi destinati all'uso scolastico, desta non poche preoccupazioni in Regione: molte scuole rischiano la chiusura. Il Pirellone sta valutando come intervenire

Regione Lombardia esprime preoccupazione per la sentenza della Cassazione che prevede il pagamento dell'Ici da parte degli istituti religiosi ad uso scolastico. La Giunta regionale della Lombardia condivide le preoccupazioni espresse in queste ore dal mondo cattolico, in conseguenza delle nuove tasse che potrebbero gravare sul funzionamento degli istituti scolastici religiosi paritari.

"In Regione Lombardia - dichiara l'assessore all'Istruzione, Formazione e Lavoro Valentina Aprea - le scuole paritarie rappresentano una percentuale importante del sistema scolastico lombardo dalla scuola dell'infanzia alle scuole superiori. La Regione ha sempre sostenuto il sistema delle scuole paritarie attraverso il buono scuola e, nonostante ciò, non sono pochi gli istituti che hanno chiuso l'attività a causa dell'aggravio di spese di funzionamento e di tasse".

"Conoscendo e apprezzando il contributo che le scuole paritarie e in particolare quelle religiose hanno sempre dato alla qualità del sistema scolastico lombardo - aggiunge Aprea - non staremo fermi di fronte a queste nuove difficoltà".

"Sta per iniziare - conclude l'assessore Aprea - la fase dell'assestamento di bilancio. Secondo quanto indicato dal presidente Roberto Maroni, valuteremo, nel corso dell'esame del provvedimento e anche nei mesi successivi, l'impatto di questa sentenza per intervenire eventualmente con misure ad hoc per le scuole religiose paritarie del sistema lombardo e scongiurarne la chiusura".

1 commenti

umbe :
Le sentenze non si discutono,si rispettano. E poi non vedo perche'io debba pagare una cifra esorbitante per un piccolo appartamento ereditato e lor signori debbano essere esentati. La legge e' uguale per tutti (forse). | lunedì 27 luglio 2015 12:00 Rispondi