Renzi apre il portafogli: 11 miliardi alla Lombardia, compresi i soldi per Pedemontana

La Pedemontana ormai è quasi certo che si farà: il premier Matteo Renzi e il governatore Roberto Maroni oggi hanno firmato il Patto per la Lombardia. Alla nostra regione arrivano 11 miliardi di euro. Una parte, ovvero 2,7 miliardi, servirà per realizzare l'autostrada Pedemontana

Il Patto per la Lombardia vale quasi 11 miliardi di euro. Andranno a finanziare, ha spiegato il presidente della Regione Lombardia, Roberto Maroni, nel corso della cerimonia di sottoscrizione, oggi a Milano, con Matteo Renzi, "un lungo elenco di opere, che porta come cifra totale 10 miliardi e 750 milioni (10.745.273,14, ndr). Avevamo chiesto 10 miliardi, è arrivato qualcosa in più, ben venga".
 
Queste, ha sottolineato il governatore, "non sono ipotesi di investimento, ma risorse che ci sono. Derivano da tante fonti, del Governo, della Regione, della Ue, e andranno a finanziare molte opere importanti".
 
Alcuni di questi, ha spiegato Maroni, "hanno una particolarità. Sono fondi 'indistinti', ossia le opere che andranno a finanziare verranno concordate con il territorio e con gli stakeholder".
 
Nel suo intervento durante la cerimonia di sottoscrizione del Patto per la Lombardia, il presidente della Regione, Roberto Maroni, ha citato alcune delle opere che verranno realizzate attraverso l'accordo.
 
Del totale, 47.600.000 saranno destinati a mettere in sicurezza gli itinerari regionali prioritari. Oltre a quelli elencati specificamente nelle tabelle, altri 379 milioni saranno destinati a interventi sulla rete viaria di interesse regionale".
 
Per la Pedemontana lombarda ci sono 2.741.000.000. "Il fatto che questi soldi siano inseriti nel 'Patto'- ha fatto presente il governatore - vuole dire che la Pedemontana si fa. E il sistema pedemontano vuole dire la Pedemontana e naturalmente anche il completamento delle tangenziali di Varese e Como".
 
Nel Patto, ha proseguito il presidente lombardo, "abbiamo messo 10 milioni per interventi di depurazione dei laghi prealpini. Naturalmente, Lago di Garda, Lago Maggiore, Lago di Lugano, per i quali ci dovrà essere anche il concorso delle altre Regioni e del Canton Ticino".
 
Un capitolo importante del Patto per la Lombardia, è quello sulle Politiche abitative. "Si tratta - ha illustrato - di 110 milioni di investimenti".
 
Rivolgendosi direttamente al sindaco di Milano, Giuseppe Sala, seduto in prima fila all'evento di Palazzo Lombardia, il Governatore ha proposto di riprendere "il confronto sulla gestione delle case popolari di Milano e Città metropolitana, che si era interrotto con l'amministrazione Pisapia. Avevamo separato i nostri percorsi, ma nell'interesse dei cittadini - ha osservato Maroni - dobbiamo metterci a lavorare ad una gestione comune, unitaria ed efficiente del sistema case popolari, che merita la nostra attenzione".
 
Altro capitolo del Patto per la Lombardia, ha proseguito il Presidente della Regione Lombardia, nel suo intervento, riguarda "ulteriori investimenti in campo infrastrutturale e ambientale. Si tratta - ha spiegato - di un altro 'fondo indistinto' da 80 milioni di euro, di fondi regionali, che voglio utilizzare di concerto con gli amministratori locali. Ci sono opere - ha osservato - che non sono comprese nell'elenco alle quali però i sindaci e il territorio tengono. Non è stato possibile inserirle nell'elenco del Patto, ma questo fondo ci consente per lo meno di iniziarle".
 
Campus per l'università Statale di Milano, "ci sono le risorse, ben 380 milioni. Vogliamo essere un'eccellenza nel dopo Expo da tutti i punti di vista. E questo è un'eccellenza straordinaria", ha aggiunto il governatore.
 
"Il Patto per la Lombardia e il Patto per Milano, prevedono opere che si sovrappongono. Quindi, ne ho già parlato con Beppe Sala, credo sia opportuno creare un tavolo di lavoro congiunto per dare attuazione contemporanea ai due accordi. Non sono due cose diverse, ma che si integrano".


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