Seregno: Francesco Zavatta espone nella galleria civica "Ezio Mariani"
Paesaggi urbani, vedute marine, imponenti montagne, figure umane al lavoro e nella quotidianità. Venticinque opere, olio su tela e tecnica mista su carta, di
Francesco Zavatta in Galleria Civica "Ezio Mariani" (via Cavour, 26), da oggi, sabato 21 marzo, fino al 2 aprile, nella mostra "Era lì ad aspettarci". La selezione dei dipinti di questa rassegna, come scrive il giornalista e critico d’arte Giovanni Gazzaneo nel testo in catalogo, nasce dalla precisa intenzione di France...
Paesaggi urbani, vedute marine, imponenti montagne, figure umane al lavoro e nella quotidianità. Venticinque opere, olio su tela e tecnica mista su carta, di
Francesco Zavatta in Galleria Civica "Ezio Mariani" (via Cavour, 26), da oggi, sabato 21 marzo, fino al 2 aprile, nella mostra "Era lì ad aspettarci". La selezione dei dipinti di questa rassegna, come scrive il giornalista e critico d’arte Giovanni Gazzaneo nel testo in catalogo, nasce dalla precisa intenzione di Francesco Zavatta di approfondire il legame tra il proprio lavoro e il pubblico al quale è destinato, in un dialogo costante. "Francesco Zavatta non è un solitario, il dialogo lo ama e lo coltiva. Un dialogo intrecciato con i grandi e con i piccoli. Gli piace portare l’arte nelle scuole: dall’immersione nei colori per i bimbi dell’asilo nido alla riflessione sul senso della pittura con i ragazzi delle medie. Anche questa mostra nasce da un dialogo, quello con gli amici e i collezionisti. Da loro riceve immagini che colgono la bellezza della natura o nascono dallo stupore che squarcia la quotidianità". Per introdurre le sezioni della mostra, Francesco Zavatta, giovane talento della pittura, ha scelto alcune frasi tratte dalle mail di accompagnamento alle foto. "E anche il titolo viene dalla mail di un’amica, spiega il pittore: era lì ad aspettarci. La bellezza innanzi tutto come qualcosa che c’è, che ti aspetta, che aspetta i tuoi occhi". Lo stilista Elio Fiorucci, amico del pittore, sottolinea un ulteriore aspetto della pittura di Zavatta: "Io credo che un artista abbia dentro di sé il desiderio che la propria opera possa essere capita, che il proprio linguaggio possa essere compreso. E in questo caso mi sembra che siamo molto, molto avanti. Io dai suoi quadri è come se vedessi le immagini che trasmettono i ricordi della mia vita, è un bellissimo connubio tra i miei ricordi e quello che lui guarda e che, credo, siano anche i suoi ricordi. Questa comunione è ciò che commuove chi guarda i suoi quadri". Francesco Zavatta, nato nel 1986 a Rimini, nel 2005 si trasferisce a Firenze per frequentare l’Accademia di Belle Arti la sua prima personale, "RiminiRimini", è del 2008 presso la galleria "Redline" di Firenze. L’anno dopo si iscrive all’Accademia di Belle Arti di Venezia. Dal 2012 vive a Milano, dove incomincia una nuova serie di lavori sulla città. Ha ricevuto una menzione speciale al Premio "Vittorio Alinari" 2012 (Firenze) ed è stato selezionato tra i finalisti del Premio San Fedele 2014 (Milano) e del premio della Biennale Internazionale d’Asolo 2014. La mostra, che sarà inaugurata sabato 21 marzo alle 17, potrà essere visitata fino a giovedì 2 aprile nei seguenti orari: da lunedì a sabato dalle 16 alle 19 e domenica dalle 10 alle 12 e dalle 16 alle 19. "Era lì ad aspettarci" è promossa dall’associazione culturale "l’Umana Avventura" con il patrocinio del Comune di Seregno.
Francesco Zavatta in Galleria Civica "Ezio Mariani" (via Cavour, 26), da oggi, sabato 21 marzo, fino al 2 aprile, nella mostra "Era lì ad aspettarci". La selezione dei dipinti di questa rassegna, come scrive il giornalista e critico d’arte Giovanni Gazzaneo nel testo in catalogo, nasce dalla precisa intenzione di Francesco Zavatta di approfondire il legame tra il proprio lavoro e il pubblico al quale è destinato, in un dialogo costante. "Francesco Zavatta non è un solitario, il dialogo lo ama e lo coltiva. Un dialogo intrecciato con i grandi e con i piccoli. Gli piace portare l’arte nelle scuole: dall’immersione nei colori per i bimbi dell’asilo nido alla riflessione sul senso della pittura con i ragazzi delle medie. Anche questa mostra nasce da un dialogo, quello con gli amici e i collezionisti. Da loro riceve immagini che colgono la bellezza della natura o nascono dallo stupore che squarcia la quotidianità". Per introdurre le sezioni della mostra, Francesco Zavatta, giovane talento della pittura, ha scelto alcune frasi tratte dalle mail di accompagnamento alle foto. "E anche il titolo viene dalla mail di un’amica, spiega il pittore: era lì ad aspettarci. La bellezza innanzi tutto come qualcosa che c’è, che ti aspetta, che aspetta i tuoi occhi". Lo stilista Elio Fiorucci, amico del pittore, sottolinea un ulteriore aspetto della pittura di Zavatta: "Io credo che un artista abbia dentro di sé il desiderio che la propria opera possa essere capita, che il proprio linguaggio possa essere compreso. E in questo caso mi sembra che siamo molto, molto avanti. Io dai suoi quadri è come se vedessi le immagini che trasmettono i ricordi della mia vita, è un bellissimo connubio tra i miei ricordi e quello che lui guarda e che, credo, siano anche i suoi ricordi. Questa comunione è ciò che commuove chi guarda i suoi quadri". Francesco Zavatta, nato nel 1986 a Rimini, nel 2005 si trasferisce a Firenze per frequentare l’Accademia di Belle Arti la sua prima personale, "RiminiRimini", è del 2008 presso la galleria "Redline" di Firenze. L’anno dopo si iscrive all’Accademia di Belle Arti di Venezia. Dal 2012 vive a Milano, dove incomincia una nuova serie di lavori sulla città. Ha ricevuto una menzione speciale al Premio "Vittorio Alinari" 2012 (Firenze) ed è stato selezionato tra i finalisti del Premio San Fedele 2014 (Milano) e del premio della Biennale Internazionale d’Asolo 2014. La mostra, che sarà inaugurata sabato 21 marzo alle 17, potrà essere visitata fino a giovedì 2 aprile nei seguenti orari: da lunedì a sabato dalle 16 alle 19 e domenica dalle 10 alle 12 e dalle 16 alle 19. "Era lì ad aspettarci" è promossa dall’associazione culturale "l’Umana Avventura" con il patrocinio del Comune di Seregno.