Seveso, il gruppo P.R.G. in festa per l'escursione numero 100
Doveva essere una semplice escursione in montagna: tre amici che parlando all’oratorio scoprono di avere la stessa passione e vogliono andare a fare due passi insieme una domenica. A sette anni di distanza, questa domenica 16 settembre, sono arrivati alla gita numero 100. Ma non sono più i tre amici dell’oratorio da soli: ora è un gruppo che può contare stabilmente sulla partecipazione di una ventina di persone e che in alcune occasioni, vedi l’ultima Pasquetta, ha superato le 50 unità. Ora, ...
Doveva essere una semplice escursione in montagna: tre amici che parlando all’oratorio scoprono di avere la stessa passione e vogliono andare a fare due passi insieme una domenica. A sette anni di distanza, questa domenica 16 settembre, sono arrivati alla gita numero 100. Ma non sono più i tre amici dell’oratorio da soli: ora è un gruppo che può contare stabilmente sulla partecipazione di una ventina di persone e che in alcune occasioni, vedi l’ultima Pasquetta, ha superato le 50 unità. Ora, addirittura, questa curiosa e vivace realtà sevesina ha anche un nome. E’ il gruppo “P.R.G.” dove le lettere indicano i nomi dei tre fondatori, quelli che nel 2005 erano vecchi amici dell’oratorio:
Paolo Mauri,
Raùl Lecchi,
Giorgio Bianchi. “Dopo aver scoperto di avere questo interesse in comune – racconta Mauri – ricordo come se fosse oggi che ci siamo trovati per iniziare a sfogliare riviste dedicate alla montagna per trovare qualche escursione che potesse piacere a tutti. Ma erano tante quelle che avremmo voluto fare, ed eravamo entusiasti. Non ci siamo persi d’animo: poco per volta abbiamo iniziato a toglierci la soddisfazione di salire su qualche vetta”. Gli amici, invitano a loro volta altri amici. E il gruppo cresce. “Quella - spiega Bianchi – era la soddisfazione più bella. Perché la nascita di questo gruppo ci permetteva di recuperare o di mantenere i rapporti con gente conosciuta negli anni, magari anche all’oratorio. La montagna, alla fine, per quanto ci piaccia davvero si è rivelata un pretesto. Lo dimostra il fatto che la prima uscita ufficiale del gruppo P.R.G. è stato un pranzo al ristorante. E che ancora oggi siamo pronti a creare altre occasioni anche diverse dalle escursioni pur di vedere i vecchi amici”. Motivazioni semplici, ma gli organizzatori sono tutt’altro che sprovveduti. Le loro escursioni sono preparate in modo quasi maniacale. Poi, grazie alla tecnologia, condividono tutto il materiale su Facebook e invitano tutti a partecipare alla gita. “I social network – aggiunge Mauri – ci hanno dato un bell’aiuto. Grazie a Facebook riusciamo a pubblicizzare facilmente le iniziative, raggiungere gli amici e trovare altre persone disposte a unirsi a noi – chi per una volta, chi invece ci segue ancora a distanza di anni – nelle nostre camminate”. E se nel citare il momento più bello sono tutti d’accordo (i sei giorni sulle Dolomiti nel 2009 con base al rifugio Carducci), sul sogno da realizzare otteniamo risposte di tutti i tipi: da qualche vetta italiana a qualche meta estera, Himalaya compreso. Nessun problema: la gita numero 100 in programma domenica (scelto nell’occasione in modo simbolico il rifugio Bonatti a Courmayeur proprio in prossimità dell’anniversario della scomparsa del celebre alpinista) è solo una tappa. Altre mete attendono l’arrivo del gruppo. I tre ragazzi dell’oratorio, sette anni dopo, hanno conservato lo stesso entusiasmo della prima camminata insieme.
Paolo Mauri,
Raùl Lecchi,
Giorgio Bianchi. “Dopo aver scoperto di avere questo interesse in comune – racconta Mauri – ricordo come se fosse oggi che ci siamo trovati per iniziare a sfogliare riviste dedicate alla montagna per trovare qualche escursione che potesse piacere a tutti. Ma erano tante quelle che avremmo voluto fare, ed eravamo entusiasti. Non ci siamo persi d’animo: poco per volta abbiamo iniziato a toglierci la soddisfazione di salire su qualche vetta”. Gli amici, invitano a loro volta altri amici. E il gruppo cresce. “Quella - spiega Bianchi – era la soddisfazione più bella. Perché la nascita di questo gruppo ci permetteva di recuperare o di mantenere i rapporti con gente conosciuta negli anni, magari anche all’oratorio. La montagna, alla fine, per quanto ci piaccia davvero si è rivelata un pretesto. Lo dimostra il fatto che la prima uscita ufficiale del gruppo P.R.G. è stato un pranzo al ristorante. E che ancora oggi siamo pronti a creare altre occasioni anche diverse dalle escursioni pur di vedere i vecchi amici”. Motivazioni semplici, ma gli organizzatori sono tutt’altro che sprovveduti. Le loro escursioni sono preparate in modo quasi maniacale. Poi, grazie alla tecnologia, condividono tutto il materiale su Facebook e invitano tutti a partecipare alla gita. “I social network – aggiunge Mauri – ci hanno dato un bell’aiuto. Grazie a Facebook riusciamo a pubblicizzare facilmente le iniziative, raggiungere gli amici e trovare altre persone disposte a unirsi a noi – chi per una volta, chi invece ci segue ancora a distanza di anni – nelle nostre camminate”. E se nel citare il momento più bello sono tutti d’accordo (i sei giorni sulle Dolomiti nel 2009 con base al rifugio Carducci), sul sogno da realizzare otteniamo risposte di tutti i tipi: da qualche vetta italiana a qualche meta estera, Himalaya compreso. Nessun problema: la gita numero 100 in programma domenica (scelto nell’occasione in modo simbolico il rifugio Bonatti a Courmayeur proprio in prossimità dell’anniversario della scomparsa del celebre alpinista) è solo una tappa. Altre mete attendono l’arrivo del gruppo. I tre ragazzi dell’oratorio, sette anni dopo, hanno conservato lo stesso entusiasmo della prima camminata insieme.