Seveso, il Pd: "Stop alla cattiva esperienza amministrativa"
La clessidra lavora inesorabilmente. Gli ultimi granelli di sabbia, quelli che ci separano dal 10 giugno ovvero dal giorno in cui le dimissioni del sindaco
Massimo Donati diventeranno esecutive, si preparano a sprofondare". Il Pd, che già aveva brindato il giorno delle dimissioni, non fa un passo indietro. Anzi, ribadisce la necessità di chiudere qui il mandato elettorale e di chiamare il commissario prefettizio. "Basta con questa agonia - scrivono i rappresentanti del Parti...
La clessidra lavora inesorabilmente. Gli ultimi granelli di sabbia, quelli che ci separano dal 10 giugno ovvero dal giorno in cui le dimissioni del sindaco
Massimo Donati diventeranno esecutive, si preparano a sprofondare". Il Pd, che già aveva brindato il giorno delle dimissioni, non fa un passo indietro. Anzi, ribadisce la necessità di chiudere qui il mandato elettorale e di chiamare il commissario prefettizio. "Basta con questa agonia - scrivono i rappresentanti del Partito Democratico in un comunicato diffuso alla stampa - e con gli appelli ai partiti affinché si trovi l'intesa per un altro anno. Basta anche agli annunci di Donati che sostiene di avere avuto denaro e rassicurazioni da Pedemontana e dall’assessore regionale Raffaele Cattaneo. Parole vuote". Secondo il Pd, infatti, non è che il tentativo di Donati di salvare la pelle "nonostante abbia perso la fiducia delle persone che l’avevano votato". Infine, l'accusa di avere anche sminuito il ruolo del Consiglio comunale, "luogo dove si sercita il dialogo politico, trasparente, alla luce del sole. Ma il dialogo delle forze di centrodestra lo conosciamo: è quello delle segreterie dei partiti dove i voti diventano poltrone e favori personali". Alla luce di queste considerazioni, il Pd fa una promessa: "Staremo attenti e informeremo le persone e i sevesini di quel che accade. Con la consapevolezza del nostro ruolo, saremo vigili contro il mercanteggio di voti e accordi che umilierebbero ancora di più la politica e la nostra città".
Massimo Donati diventeranno esecutive, si preparano a sprofondare". Il Pd, che già aveva brindato il giorno delle dimissioni, non fa un passo indietro. Anzi, ribadisce la necessità di chiudere qui il mandato elettorale e di chiamare il commissario prefettizio. "Basta con questa agonia - scrivono i rappresentanti del Partito Democratico in un comunicato diffuso alla stampa - e con gli appelli ai partiti affinché si trovi l'intesa per un altro anno. Basta anche agli annunci di Donati che sostiene di avere avuto denaro e rassicurazioni da Pedemontana e dall’assessore regionale Raffaele Cattaneo. Parole vuote". Secondo il Pd, infatti, non è che il tentativo di Donati di salvare la pelle "nonostante abbia perso la fiducia delle persone che l’avevano votato". Infine, l'accusa di avere anche sminuito il ruolo del Consiglio comunale, "luogo dove si sercita il dialogo politico, trasparente, alla luce del sole. Ma il dialogo delle forze di centrodestra lo conosciamo: è quello delle segreterie dei partiti dove i voti diventano poltrone e favori personali". Alla luce di queste considerazioni, il Pd fa una promessa: "Staremo attenti e informeremo le persone e i sevesini di quel che accade. Con la consapevolezza del nostro ruolo, saremo vigili contro il mercanteggio di voti e accordi che umilierebbero ancora di più la politica e la nostra città".