Seveso, marocchino arrestato: botte ai genitori per avere 50 euro
Ha alzato le mani sui genitori per avere una banconota da 50 euro, ha dovuto porgerle poco più tardi ai carabinieri che lo hanno ammanettato: si è conclusa con l'arresto il momento d'ira e di violenza di un giovane marocchino, accusato di tentata estorsione e maltrattamenti in famiglia. Il protagonista di questa brutta vicenda è E.H., un marocchino di 29 anni, disoccupato, che risiede all'Altopiano in via Monte Rosa con i genitori: il padre di 59 anni e la madre di 63, e che di tanto in tanto...
Ha alzato le mani sui genitori per avere una banconota da 50 euro, ha dovuto porgerle poco più tardi ai carabinieri che lo hanno ammanettato: si è conclusa con l'arresto il momento d'ira e di violenza di un giovane marocchino, accusato di tentata estorsione e maltrattamenti in famiglia. Il protagonista di questa brutta vicenda è E.H., un marocchino di 29 anni, disoccupato, che risiede all'Altopiano in via Monte Rosa con i genitori: il padre di 59 anni e la madre di 63, e che di tanto in tanto ha già avuto modo di rendere problematico il rapporto. L'ultimo episodio si è verificato nel weekend quando il ragazzo, rincasato in piena notte, ha chiesto ai genitori di dargli una banconota da 50 euro e si è visto opporre un secco rifiuto. Preso dalla rabbia, non ha esitato a scagliarsi contro di loro. Prima verbalmente, minacciandoli di morte, poi ha iniziato a schiaffeggiarli ripetutamente. Disperato ma più che altro ferito dall'atteggiamento del figlio, il padre ha telefonato al 112 chiedendo di intervenire con urgenza perché il ragazzo si era ormai accanito contro la madre. In pochi istanti sono arrivati sul posto i militari del Nucleo radiomobile della Compagnia di Seregno che hanno visto i genitori molto scossi e con i segni delle percosse sui loro volti. La coppia ha raccontato ai Carabinieri che il figlio negli ultimi tempi era diventato più violento tanto da arrivare ad aggredirli pur di ottenere il denaro che gli serviva. Il ragazzo è stato consegnato alla giustizia con l'accusa di tentata estorsione e maltrattamenti in famiglia. Dovrà giustificare al giudice il perché delle sue azioni.