La Lombardia al decimo posto della viticoltura italiana
La Lombardia si conferma la decima regione per la produzione di vino in Italia con una superficie vitata raggiunge i 23.100 ettari. Pavia è la provincia che detiene la più grande area coltivata con 13.200 ettari e la maggior produzione di vino con 739.000 ettolitri, ma è anche la provincia che ha avuto un minor calo di produzione, appena l’1% nel 2012, rispetto a un calo regionale del 7%. Queste sono le risultanze dell’analisi della viticoltura lombarda realizzata in occasione del Conve...
La Lombardia si conferma la decima regione per la produzione di vino in Italia con una superficie vitata raggiunge i 23.100 ettari. Pavia è la provincia che detiene la più grande area coltivata con 13.200 ettari e la maggior produzione di vino con 739.000 ettolitri, ma è anche la provincia che ha avuto un minor calo di produzione, appena l’1% nel 2012, rispetto a un calo regionale del 7%. Queste sono le risultanze dell’analisi della viticoltura lombarda realizzata in occasione del Convegno espositivo Viticoltura Enologia in programma a Padova il prossimo 12 dicembre. La Lombardia si conferma la decima regione per la produzione di vino in Italia dall’analisi delle vendemmie degli ultimi 5 anni con un valore medio produttivo di 1.282.000 ettolitri precedendo di misura un’altra regione del nord Italia, il Trentino Alto Adige, fermo a 1.205.000 ettolitri. La viticoltura lombarda ha una tradizione consolidata di qualità, con una produzione di vini DOC che pesano oggi per il 55% con un calo del 16% nell’ultimo anno a guadagno dei vini IGT che sono aumentati del 17% salendo al 28,7%; stazionari i vini da tavola al 15,8%. Stabile ormai da qual che anno è la produzione per colorazione dei vini, con i bianchi che rappresentano il 46,9% del totale e i rossi il 53,1%. La base ampelografica lombarda vede il prevalere dei vitigni neri con Croatina nera (16%), Pinot nero (13%) e Barbera (11%) che coprono il 40% della superficie coltivata. Per quanto riguarda i vitigni a bacca bianca, lo Chardonnay bianco è il terzo vitigno della regione coprendo 12% del territorio mentre il Riesling Italico e il Pinot Nero chiudono la classifica dei vitigni più diffusi con il 6% e il 4% del territorio. La provincia Pavese, la più importante per la produzione lombarda, ha una vocazione variegata e vede un’abbondante coltivazione di croatina DOC con 3440 ettari, Pinot nero con 2419 ettari e Barbera, 2044 ettari. Brescia, seconda provincia con 6.000 ettari circa, vede invece prevalere la coltivazione di Chardonnay coltivato su 2246 ettari dove nasce il famoso Franciacorta. Mantova, terza provincia con una superficie di 1.800 ettari, ospita il Merlot nero come primo vitigno con 219 ettari, ma le tre tipologie di lambrusco coltivate rappresentano il 50% dei vitigni DOC della provincia. Sondrio si restringe a 900 ettari di coltivazione e si identifica quasi completamente nella produzione DOC con il Nebbiolo che arriva a coprire 714 ettari sui 733 coltivati. A livello di produzione dei vini lombardi l’Oltrepò Pavese rappresenta il 23%; la Bonarda dell’Oltrepò Pavese il 22%, il Franciacorta il 19%, il Lugana il 10% e a chiudere Garda all’8%. La vendemmia 2013 ha potuto usufruire di un andamento climatico che ha visto un inverno lungo e una primavera piovosa che hanno contribuito a creare le riserve idriche servite poi per superare indenni la siccità estiva. La produzione di uva è risultata abbondante e superiore all’anno scorso per tutte le tipologie eccetto la Croatina. La produzione finale di vino è data in aumento del 7% rispetto al 2012 secondo Assoenologi e del 10% secondo le previsioni Ismea e Unione Italiana Vini, per un dato finale che può variare quindi tra 1.470.000 e 1.313.000. Dal punto di vista delle imprese, il settore vinicolo lombardo ha visto una notevole riduzione delle aziende sul territorio che, secondo gli ultimi dati ISTAT nel periodo 2000/2010 sono passate da 15.898 a 9.042 con una superficie vitata a disposizione per singola azienda che passa, da 1,4 a 2,5 ettari rispetto a una media nazionale di 1,6. “Il settore vitivinicolo lombardo - ha commentato Costanza Fregoni, coordinatore tecnico dell'evento - vive una fase di forte dinamismo con una filiera che sta cambiando, sia in risposta a un contesto normativo sempre più complesso e a un mercato sempre più competitivo, sia in virtù della rapida e continua evoluzione di tecniche e tecnologie applicabili in vigneto e in cantina. Il prossimo Convegno Espositivo Viticoltura Enologia di Padova in programma il 12 dicembre mette a disposizione a tutti gli operatori del settore una giornata di relazioni tenute da docenti universitari, ricercatori ed esperti del settore per ricevere l’adeguato aggiornamento tecnico sulle sfide che oggi pone il mercato come sostenibilità, l’internazionalizzazione e la protezione della territorialità del prodotto. Un appuntamento di particolare importanza ed interesse per il mondo vitivinicolo italiano come è attestato dalla presenza ufficiale dell’OIV, (Organizzazione Internazionale della Vigna e del Vino) e dal patrocinio di numerosi consorzi di tutela, fra i quali il Consorzio Franciacorta”.