Lavoro: nell'edilizia persi 14 mila posti negli ultimi 4 anni
Un artigiano su 4 lavora nella filiera edile e in quattro anni (dal 2008 al 2012) in questo settore, fra Milano e Monza e Brianza, si sono persi oltre 14 mila posti di lavoro, ossia il 30% del totale. Quasi 2.300 imprese (il 28% del totale) hanno chiuso i battenti, significa che complessivamente quasi 20.000 famiglie si sono trovate in difficoltà. Lo rivela l'Unione Artigiani che, nei giornis scorsi, è stata promotrice della manifestazione "La giornata della collera" in piazza Affar...
Un artigiano su 4 lavora nella filiera edile e in quattro anni (dal 2008 al 2012) in questo settore, fra Milano e Monza e Brianza, si sono persi oltre 14 mila posti di lavoro, ossia il 30% del totale. Quasi 2.300 imprese (il 28% del totale) hanno chiuso i battenti, significa che complessivamente quasi 20.000 famiglie si sono trovate in difficoltà. Lo rivela l'Unione Artigiani che, nei giornis scorsi, è stata promotrice della manifestazione "La giornata della collera" in piazza Affari a Milano. Se infatti queste 20 mila famiglie fossero tutte insieme, se fosse possibile immaginarle come dipendenti di una grande azienda, l'effetto sulle filiera dell'edilizia di questa crisi sarebbe ancora più chiaro: è come se improvvisamente chiudessero tutti i punti vendita Carrefour d'Italia; o restassero a casa tutti i dipendenti pubblici della Regione Sicilia; o chiudesse di colpo il gruppo Finivest. Ventimila sono quasi il doppio dei lavoratori del gruppo Cir (che si occupa di energia, media, componentistica per autoveicoli e investimenti finanziari). Sono quasi il doppio anche di tutti i dipendenti pubblici del Comune di Milano. Dati inequivocabili, che tracciano i contorni di una fotografia ben precisa della situazione locale: dal dicembre 2008 al dicembre 2012 i lavoratori sono passati da 46 mila a poco più di 32 mila, ossia sono calati del 29,3% (dati cassa Edile). Le imprese sono passate da quasi 8.700 a poco più di 6.300, registrando un calo del 27,2%. Ovviamente fra il 2011 e il 2012 è stato registrato anche un crollo nel numero degli apprendisti (-14,14%). I dati dicono che dopo due anni di crollo vertiginoso, nel 2010 e 2011, si era verificata una leggera stabilizzazione dei tassi di caduta, che aveva fatto ben sperare. Nel 2012, invece si è verificata una nuova fase di pesante frenata, che si è manifestata con il crollo delle compravendite immobiliari, diminuite del 19% rispetto al 2011 e del 18% nella provincia di Milano, di quasi il 20 a Monza e in Brianza. Considerato che gli artigiani sono spesso subfornitori di imprese più grandi, risentono inevitabilmente prima di altri della stagnazione del mercato. "Gli artigiani - spiega
Walter Mariani, presidente dell'Unione Artigiani Mb - spesso hanno meno potere contrattuale e sono stati anche spremuti fino in fondo dalle banche, non sempre lecitamente. Tassi di interesse vicini all'usura, mascherati in conti quasi impossibili da decifrare ci hanno messo in ginocchio, oltre alla difficoltà più generale dell'accesso al credito. Senza contare che il ritardo nei pagamenti della Pubblica amministrazione ricade inevitabilmente su di noi, spesso l'ultimo anello della catena".
Walter Mariani, presidente dell'Unione Artigiani Mb - spesso hanno meno potere contrattuale e sono stati anche spremuti fino in fondo dalle banche, non sempre lecitamente. Tassi di interesse vicini all'usura, mascherati in conti quasi impossibili da decifrare ci hanno messo in ginocchio, oltre alla difficoltà più generale dell'accesso al credito. Senza contare che il ritardo nei pagamenti della Pubblica amministrazione ricade inevitabilmente su di noi, spesso l'ultimo anello della catena".