Una vasta gamma di prodotti tecnologici è pronta a invadere i mercati e a portare ad un nuovo livello di intimità il nostro rapporto con i gadget tecnologici: parliamo di tecnologia da indossare ovvero di oggetti intelligenti a stretto contatto con il nostro corpo che cambieranno radicalmente gesti, abitudini e stili di vita come e forse più di quanto hanno fatto gli smartphone e i tablet nell'ultimo decennio, del resto basta pensare alla
giornata di un giovane di oggi e di uno nel 2000 per rendersi conto di come e quanto la tecnologia sia stata in grado di modificare, in un tempo relativamente breve, le nostre consuetudini. In prima linea i grossi nomi: Google metterà in vendita i
Google Glass, gli occhiali con monitor incorporato per la realtà aumentata, capaci di trasmettere suoni con un sistema a conduzione ossea integrato nelle astine, di ricevere comandi vocali e perfettamente integrati allo smartphone Android. Sempre Google ha presentato, in collaborazione con Adidas, la scarpa capace di parlare per incitare a far movimento, incoraggiare nello sport e pubblicare attività e risultati sui social network. In tema di sport impossibile non citare Nike, che con Apple aveva già da qualche anno sviluppato il sitema
Nike+, per tenere traccia degli allenamenti dei runners tramite un sensore da inserire nelle scarpe e da collegare via bluetooth all'ipod o all'iphone, ma che si è superata presentando
Fuelband, un braccialetto e orologio che traccia tutti i movimenti quotidiani e informa costantemente delle calorie bruciate, si connette con gli amici sui social network e permette di organizzare sfide tra singoli e comunità per fare a gara a chi corre di più. Sembra poi che tutti, ma proprio tutti, grandi e piccoli produttori, stiano puntando sugli smart-watch: orologi da polso con funzioni da smartphone come lettura delle mail e aggiornamenti da facebook e twitter, che informano delle condizioni meteo e delle chiamate e messaggi in arrivo, e chissà che altro. In prima fila questa volta piccole società: l'italiano
I'm watch e la statunitense
Pebble, entrambi in grado di collegarsi a smartphone Android, iOS e BlackBerry e personalizzabili tramite diverse applicazioni. Già in commercio anche
lo smartwatch Sony , compatibile con il solo Android. Si parla poi da tempo dell'iWatch di Apple, che secondo i rumors sembra sempre più prossimo al lancio, così come da mesi si parla dei prossimi orologi "intelligenti" targati Samsung, LG, Google e ora anche Microsoft. La tecnologia da indossare promette poi di rivoluzionare il settore della diagnostica: dalla misurazione costante della pressione e del battito cardiaco al livello di colesterolo nel sangue, si prospetta un futuro più comodo e sicuro per le persone a rischio che i medici potranno tenere sotto controllo a distanza, magari intervenendo sollecitati da apposite applicazioni in grado di monitorare i livelli ottimali di salute. Non solo risvolti positivi però: queste tecnologie implicano già oggi dei pericoli non indifferenti, ad esempio per la privacy ed i diritti:
un articolo del giornale francese Le Monde ha svelato che ai dipendenti dell'autogrill Mychef di Pioppa Ovest, sull'A14 Bologna-Taranto, era stato imposto un dispositivo elettronico da indossare sulla cintura, il quale monitorava ogni loro movimento e segnalava un'eventuale immobilità superiore a un minuto e mezzo.