"(S)legati": al San Giuseppe va in scena l'amicizia

BRUGHERIO - Uno spettacolo che regala emozioni quello in programma stasera al teatro San Giuseppe. In scena "(S)legati", nell'ambito della stagione "Fuori Pista", che tratta il tema dell'amicizia e si basa su una storia realmente accaduta

Uno spettacolo che fa riflettere sull'amicizia, sulle sue difficoltà e sul suo limite: nella serata di oggi, martedì 7 marzo, Mattia Fabris e Jacopo Bicocchi portano in scena "(S)legati" al teatro San Giuseppe di Brugherio nell'ambito della ventiduesima rassegna "Fuori pista" organizzata dall'amministrazione comunale.

È la storia di un sogno ambizioso, ma è anche la storia di un’amicizia, e della corda che lega due giovani ragazzi. La corda che mette la vita dell’uno nelle mani dell’altro. Come sempre avviene in montagna. Da un fatto vero, accaduto nel 1985 sulle Ande peruviane.

Su una scena vuota, con una corda e l'abbigliamento da montagna, i protagonisti assoluti sono Mattia Fabris e Jacopo Bicocchi che raccontano, che fanno rivivere, agli spettatori, con passione ed intensità, l'incredibile storia degli alpinisti britannici Joe Simpson e Simon Yates, alle prese nel 1985 con un sogno ambizioso: quello di essere i primi al mondo a scalare la vetta del Siula Grande (6536 metri) nelle Ande peruviane, salendo per la prima volta la parete Ovest. La pièce, in circa ottanta minuti, prodotta da Atir Teatro ed ispirata al libro di Joe Simpson "La morte sospesa", è un'autentica esaltazione della parola, della narrazione, di una straordinaria impresa, di un miracolo della vita e dell'amicizia ed in tale occasione la coppia Bicocchi-Fabris si rende protagonista di una interpretazione davvero sentita, vissuta, ripercorrendo le diverse tappe di un'avventura estrema, con i preparativi e la partenza, l'ascesa e l'arrivo in vetta e poi la tragedia, la disperazione ed infine l'inaspettata gioia.

Lo spettacolo di parola vede protagonisti due alpinisti, colti da una violenta bufera, con Simpson che, scendendo lungo una ripida parete innevata, perde l'appoggio e precipita su una roccia, rompendosi una gamba. Yates cerca, con laboriose manovre di corda, di metterlo al sicuro, ma la parete è interrotta da uno strapiombo sotto il quale Joe si trova appeso.

Simon non riesce a issarlo e rischia di venire trascinato anche lui nel vuoto ed allora, allo stremo delle forze, recide la corda che lo unisce al compagno, abbandonandolo. Joe cade nel vuoto, ma non muore. Nei tre giorni successivi Yates torna a fatica al campo base, consumato dal dolore, convinto di aver causato la morte del compagno che, invece, è sopravvissuto a stento. Si trova intrappolato in un crepaccio, ferito e con un principio di congelamento agli arti, ma, facendo appello a tutte le sue risorse fisiche e mentali, raggiunge il campo base e ritrova il compagno ed amico.

Lo spettacolo inizia alle 21. Il biglietto d'ingresso costa 12 euro.


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