La Regione interviene per la "Franco Tosi": no al trasferimento a Burago

BURAGO DI MOLGORA - Aveva salvato l'azienda "Franco Tosi" dalla chiusura rilevando l'attività. Ora la "Bruno Presezzi" vorrebbe trasferire tutta l'attività a Burago investendo 20 milioni di euro e mantenendo i posti di lavoro. Nei giorni scorsi l'incontro in Regione

Sostenere l’accordo di programma presso il Ministero dello Sviluppo economico e mettere in campo tutti gli strumenti regionali, sia legislativi che economici, per mantenere la sede della “Franco Tosi” a Legnano scongiurando il trasferimento delle attività a Burago di Molgora.

E’ questo l’impegno presso formalmente giovedì dalla Commissione Attività produttive del Consiglio regionale in occasione dell’audizione richiesta dalla Consigliere Carolina Toia (Lista Maroni) e presieduta per l’occasione dal Consigliere Enrico Brambilla (PD).

Lungo e articolato il confronto con i nuovi proprietari della “Bruno Presezzi spa” di Burago di Molgora. L’amministratore delegato, Alberto Presezzi, ha sottolineato il valore strategico dell’azienda nel campo della produzione di energia, ha comunicato la volontà di investire ulteriori 20 milioni di euro ma di non aver intenzione, alle condizioni attuali (1 milione di euro all’anno di affitto), di mantenere attivo il sito di Legnano, avendo la possibilità di espandere l’attuale sede buraghese, ferma restando la salvaguardia di tutti i posti di lavoro. Da qui la richiesta perentoria di trovare una soluzione concordata con le istituzioni entro la fine di settembre, convocando un tavolo interistituzionale urgente  concretizzando il lavoro in corso presso il Ministero dello Sviluppo economico (in base alla legge 181 sul rilancio delle aree di crisi industriale), con il supporto di Arifl, l’agenzia regionale.

All’audizione erano presenti il presidente di Confindustria Alto Milanese, Giuseppe Scarpa, l’assessore legnanese Antonio Ferrè e Bruna Pinotti per la Città Metropolitana.

“La Commissione predisporrà un atto di indirizzo per la Giunta perché si proceda, presso il Ministero sulla strada dell’accordo di programma, sostenendo questo percorso anche con gli strumenti messi a disposizione da Regione Lombardia”, ha fatto sintesi Enrico Brambilla.

“La nostra richiesta è chiara e corale – ha commentato il consigliere Carolina Toia –. La Franco Tosi deve rimanere a Legnano e per questo, parallelamente al lavoro dell’assessore regionale Garavaglia presso il Ministero dello Sviluppo economico chiediamo di mettere in campo gli strumenti a nostra disposizione, a partire dagli accordi di competitività”.

“Non perdiamo l’opportunità del prossimo assestamento bilancio per garantirci che ci siano i fondi per sostenere gli accordi programma”, ha aggiunto il Consigliere Onorio Rosati (PD), mentre Stefano Buffagni (M5S) ha espresso preoccupazione per eventuali manovre speculative sull’area di Legnano, chiarendo che “da parte nostra la garanzia che l’azienda rimanga a Legnano è condizione necessaria prima di far partire qualsiasi accordo”.


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