Il sindaco non si presenta al processo contro Bossi, il giudice dispone l'accompagnamento coattivo
LAZZATE - Il giudice del Tribunale di Milano ha disposto che la Polizia locale di Lazzate dovrà accompagnare il sindaco Loredana Pizzi alla prossima udienza del processo contro Umberto Bossi. Il primo cittadino non si era fatto vedere il 14 dicembre e, anche ieri, non si è presentata
Alla prossima udienza Loredana Pizzi, sindaco di Lazzate, ci sarà. Se non si presenterà, la sua Polizia locale avrà il compito di portarla in aula. Così ha deciso il giudice del Tribunale di Milano che si occupa del processo a carico di Umberto Bossi, del figlio Renzo e di Francesco Belsito, ex tesoriere della Lega Nord. Finiti sul banco degli imputati, a vario titolo, per appropriazione indebita e per spese personali sostenute con i fondi del Carroccio.
Il sindaco Pizzi, chiamata nelle veste di testimone dalla difesa di Belsito, già il 14 dicembre in aula non si è fatta vedere. E, come ha evidenziato Maria Luisa Balzarotti, giudice dell'ottava sezione penale del Tribunale di Milano, senza formalizzare alcun legittimo impedimento. Non si è fatta vedere, purtroppo, neanche all'udienza di ieri, lunedì 27, facendo arrabbiare il giudice che ha disposto il suo accompagnamento coattivo alla prossima udienza. Alla sua Polizia locale il compito di portarla in aula a ogni costo, se lei dovesse decidere di non farsi vedere per la terza volta. In più a suo carico anche un'ammenda di 300 euro per l'assenza ingiustificata di dicembre.
La sua, tuttavia, non è l'unica assenza. La difesa aveva richiesto di poter interrogare anche Rosi Mauro, ma in aula ha spiegato che non risulta possibile perché la ex "pasionaria" della Lega Nord non avrebbe una residenza ufficiale. Anche in questo caso il giudice ha chiesto al Pm di attivarsi per far sì che possa essere presente all'udienza del 13 marzo.
Il sindaco Pizzi, chiamata nelle veste di testimone dalla difesa di Belsito, già il 14 dicembre in aula non si è fatta vedere. E, come ha evidenziato Maria Luisa Balzarotti, giudice dell'ottava sezione penale del Tribunale di Milano, senza formalizzare alcun legittimo impedimento. Non si è fatta vedere, purtroppo, neanche all'udienza di ieri, lunedì 27, facendo arrabbiare il giudice che ha disposto il suo accompagnamento coattivo alla prossima udienza. Alla sua Polizia locale il compito di portarla in aula a ogni costo, se lei dovesse decidere di non farsi vedere per la terza volta. In più a suo carico anche un'ammenda di 300 euro per l'assenza ingiustificata di dicembre.
La sua, tuttavia, non è l'unica assenza. La difesa aveva richiesto di poter interrogare anche Rosi Mauro, ma in aula ha spiegato che non risulta possibile perché la ex "pasionaria" della Lega Nord non avrebbe una residenza ufficiale. Anche in questo caso il giudice ha chiesto al Pm di attivarsi per far sì che possa essere presente all'udienza del 13 marzo.
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