Blitz della Polizia in città: maxisequestro da 2,5 milioni di euro
LIMBIATE - La Polizia di Stato martedì pomeriggio è arrivata in città. Lo scopo era quello di sequestrare beni immobili e oggetti di lusso a un cittadino italiano di 58 anni, per un valore complessivo di 2,5 milioni di euro dopo le indagini condotte dalla Divisione anticrimine della Questura di Milano
La Polizia di Stato arriva a Limbiate: per un maxisequestro, dal valore complessivo di oltre due milioni e mezzo di euro ai danni di un uomo di 58 anni, di nazionalità italiana, con numerosi precedenti per reati contro il patrimonio. Si tratta per l'esattezza di due villette, di sei appartamenti, un box, qualche terreno e oggetti di lusso.
E' l'esito di un'attività d'indagine condotta dalla Divisione anticrimine della Questura di Milano sulla vita e sulle condizioni economiche dell'uomo. Attività che era sfociata, nel dicembre 2014, nella richiesta presentata al Tribunale di Monza di sequestro di un cospicuo quantitativo di beni immobili a lui intestati. Il tutto si fondava sull'articolo 20 del decreto legislativo n. 159 del 2011 che consente al questore di di avviare complesse attività di accertamenti patrimoniali e di procedere alla proposta di sequestro di beni, propedeutica alla confisca, degli immobili intestati o riconducibili a un pregiudicato, qualora il loro valore sia sproporzionato al reddito dichiarato o all'attività economica svolta, ovvero quando, sulla base di sufficienti indizi, si ha motivo di ritenere che gli stessi siano il frutto di attività illecite o ne costituiscano il reimpiego.
E' l'esito di un'attività d'indagine condotta dalla Divisione anticrimine della Questura di Milano sulla vita e sulle condizioni economiche dell'uomo. Attività che era sfociata, nel dicembre 2014, nella richiesta presentata al Tribunale di Monza di sequestro di un cospicuo quantitativo di beni immobili a lui intestati. Il tutto si fondava sull'articolo 20 del decreto legislativo n. 159 del 2011 che consente al questore di di avviare complesse attività di accertamenti patrimoniali e di procedere alla proposta di sequestro di beni, propedeutica alla confisca, degli immobili intestati o riconducibili a un pregiudicato, qualora il loro valore sia sproporzionato al reddito dichiarato o all'attività economica svolta, ovvero quando, sulla base di sufficienti indizi, si ha motivo di ritenere che gli stessi siano il frutto di attività illecite o ne costituiscano il reimpiego.
La richiesta è stata finalmente accolta il 13 maggio: martedì la Polizia è arrivata in città per l'esecuzione del sequestro di una villa con box e terreno in via Marconi, altri tre terreni intestati al fratello ma di fatto a lui riconducibili, un'altra villetta singola, un immobile di due piani con diversi appartamenti
Il questore di Milano, Antonio De Iesu, ha evidenziato come il sequestro costituisca un risultato importante, considerando che il miglior modo per contrastare le organizzazioni criminali in modo efficace è quello di incidere sull'accumulo di beni frutto di attività illecite.