De Luca scrive a Maroni: "No ai nuovi ospedali psichiatrici giudiziari a Mombello"
LIMBIATE - Là dove c'era il manicomio di Mombello sorgeranno due "Rems", ovvero due residenze per l'esecuzione delle misure di sicurezza, evoluzione degli ospedali psichiatrici giudiziari. Strutture destinate ad accogliere pazienti con disturbo psichico, autori di reati gravi. Il sindaco scrive a Maroni per ribadire la sua contrarietà
Il manicomio di Limbiate è stato chiuso da tempo: ma presto, si parla entro il 2020, a Mombello, proprio nell'area dell'Antonini, dovrebbero sorgere due "Rems". Ovvero due residenze per l'esecuzione delle misure di sicurezza, in poche parole l'evoluzione degli ospedali psichiatrici giudiziari.
La situazione è stata illustrata nei giorni scorsi al sindaco Raffaele De Luca dalla direzione generale dell'ASST Rhodense, proprietaria dell'ospedale di Garbagnate Milanese e di gran parte dell'area dell'Antonini di Mombello, e da Infrastrutture Lombarde Spa. Il primo cittadino, accompagnato dall'assessore alla Sicurezza Sandro Archetti, nel corso dell'incontro ha appreso che la ASST e Infrastrutture Lombarde Spa hanno già sottoscritto la convenzione che prevede l'avvio dell'iter progettuale che porterà a Mombello le due "Rems", ossia strutture ricettive a carattere sanitario che rispondono a criteri di custodia, poiché accoglieranno i pazienti con disturbo psichico, autori di reati gravi.
La situazione è stata illustrata nei giorni scorsi al sindaco Raffaele De Luca dalla direzione generale dell'ASST Rhodense, proprietaria dell'ospedale di Garbagnate Milanese e di gran parte dell'area dell'Antonini di Mombello, e da Infrastrutture Lombarde Spa. Il primo cittadino, accompagnato dall'assessore alla Sicurezza Sandro Archetti, nel corso dell'incontro ha appreso che la ASST e Infrastrutture Lombarde Spa hanno già sottoscritto la convenzione che prevede l'avvio dell'iter progettuale che porterà a Mombello le due "Rems", ossia strutture ricettive a carattere sanitario che rispondono a criteri di custodia, poiché accoglieranno i pazienti con disturbo psichico, autori di reati gravi.
L’amministrazione comunale ha voluto chiarire la propria posizione, già espressa in varie occasione anche in passato, rappresentando la grande preoccupazione della comunità limbiatese per una decisione che, per l’ennesima volta, viene calata dall’alto sulla testa di amministratori e cittadini. Il sindaco e Archetti hanno infatti ribadito che l'area ex Antonini non può essere considerata idonea ad ospitare questa tipologia di struttura, perché si trova inserita in un contesto urbano a ridosso delle abitazioni di via Garibaldi, della Villa Crivelli Pusterla e della scuola di Agraria.
"Abbiamo sempre avuto altri programmi e altre idee per l'area di Mombello - spiega De Luca - che merita un rilancio ed un recupero, come quello che potrebbe essere realizzato grazie ad un accordo con la Fondazione Eris. La presenza, al contrario, delle due strutture Rems, rischierebbe di precludere ogni possibilità di attrarre investitori privati: le Rems sono una 'pietra tombale' per il futuro dell’Antonini".