Fossati: "Alunni della scuola S. Francesco in trasferta inutilmente per un anno"
LIMBIATE - Dalla lista "Sinistra per Limbiate - Paride Tatti sindaco" dito puntato contro il primo cittadino Raffaele De Luca: il motivo è l'anno fatto trascorrere in trasferta agli alunni della scuola San Francesco. Considerato utile solo ai fini della propaganda elettorale del Partito Democratico.
"Cose da De Luca". Frase lapidaria che arriva dai responsabili della lista "Sinistra per Limbiate - Paride Tatti sindaco" e che punta il dito sulla vicenda della scuola "San Francesco" di Limbiate.
"Alunni e genitori - spiega il consigliere comunale Giulio Fossati - hanno vissuto 'in trasferta' per tutto un anno scolastico. L’amministrazione comunale aveva previsto l’avvio dei lavori a primavera. Ma per ora non si vede nessun inizio lavori. L’anno scorso il Comune ha fatto spostare gli alunni dell’edificio scolastico di via Torino perché doveva pubblicare il bando per affidare i lavori di realizzazione della scuola. Siamo ad aprile e ancora non si vede nulla. Anzi, non è stato neppure aggiudicato l’appalto. Tutto fa pensare che prima di luglio, o addirittura settembre, non si aprirà alcun cantiere".
Oltre al disappunto, dalla lista "Sinistra per Limbiate - Paride Tatti sindaco" lasciano trasparire anche molte perplessità: "Tutti sapevano che i tempi sarebbero stati lunghi trattandosi di un bando da diversi milioni di euro. Intanto, i bambini della scuola di via Torino hanno vissuto in trasferta per un anno. Per non parlare dei disagi creati alle loro famiglie. Non si poteva quindi aspettare un anno prima di trasferire gli alunni in altre scuole? In un anno si sarebbe preso il fiato per gestire meglio tutti gli aspetti legati alla chiusura della scuola di via Torino che sarà sostituita dal nuovo edificio scolastico".
Gli accusatori hanno il dubbio che possa essere stata una decisione presa per favorire la propaganda da campagna elettorale: "Ma se doveva essere solo una questione di comunicazione, non era meglio posizionare qualche striscione con rendering che mostrava come sarebbe venuta la nuova scuola e un tabellone che mostrava i tempi dei lavori, come faceva la passata Giunta di centrodestra, senza anticipare disagi inutili? Avevamo già chiesto chiarimenti e garanzie in Consiglio Comunale. Ci è stato risposto che i lavori sarebbero partiti in primavera".
Oltretutto la scuola era anche utilizzata come seggio in occasione delle elezioni e dei referendum. "Dove andremo a votare il 17 aprile per il referendum sulle trivelle? E il 5 giugno per le elezioni amministrative?
"Alunni e genitori - spiega il consigliere comunale Giulio Fossati - hanno vissuto 'in trasferta' per tutto un anno scolastico. L’amministrazione comunale aveva previsto l’avvio dei lavori a primavera. Ma per ora non si vede nessun inizio lavori. L’anno scorso il Comune ha fatto spostare gli alunni dell’edificio scolastico di via Torino perché doveva pubblicare il bando per affidare i lavori di realizzazione della scuola. Siamo ad aprile e ancora non si vede nulla. Anzi, non è stato neppure aggiudicato l’appalto. Tutto fa pensare che prima di luglio, o addirittura settembre, non si aprirà alcun cantiere".
Oltre al disappunto, dalla lista "Sinistra per Limbiate - Paride Tatti sindaco" lasciano trasparire anche molte perplessità: "Tutti sapevano che i tempi sarebbero stati lunghi trattandosi di un bando da diversi milioni di euro. Intanto, i bambini della scuola di via Torino hanno vissuto in trasferta per un anno. Per non parlare dei disagi creati alle loro famiglie. Non si poteva quindi aspettare un anno prima di trasferire gli alunni in altre scuole? In un anno si sarebbe preso il fiato per gestire meglio tutti gli aspetti legati alla chiusura della scuola di via Torino che sarà sostituita dal nuovo edificio scolastico".
Gli accusatori hanno il dubbio che possa essere stata una decisione presa per favorire la propaganda da campagna elettorale: "Ma se doveva essere solo una questione di comunicazione, non era meglio posizionare qualche striscione con rendering che mostrava come sarebbe venuta la nuova scuola e un tabellone che mostrava i tempi dei lavori, come faceva la passata Giunta di centrodestra, senza anticipare disagi inutili? Avevamo già chiesto chiarimenti e garanzie in Consiglio Comunale. Ci è stato risposto che i lavori sarebbero partiti in primavera".
Oltretutto la scuola era anche utilizzata come seggio in occasione delle elezioni e dei referendum. "Dove andremo a votare il 17 aprile per il referendum sulle trivelle? E il 5 giugno per le elezioni amministrative?
Probabilmente alla scuola materna di via Roma, plesso non proprio idoneo ad un evento come le elezioni, né per i cittadini né per i bambini. Rinviando la chiusura della scuola a settembre si sarebbero evitati disagi e spese. Magari si sarebbe potuto anche mantenere il seggio per il referendum costituzionale di ottobre. Facciamo molta fatica a comprendere questo tipo di scelte fatte sulle spalle delle famiglie, degli alunni e degli insegnanti. Anche perché vivere un anno in trasferta è duro e costoso, chissà come sarà farlo per almeno due anni scolastici. E’ tempo di un’amministrazione che non ragiona solo con senso propagandistico. E’ tempo di avere una nuova Limbiate in testa".