"Il figliol prodigo": in scena al Teatro Comunale i detenuti che hanno commosso il Papa

LIMBIATE - Dimenticatevi per una sera i grandi nomi, ma preparatevi a una grande storia: perché stasera al Teatro Comunale a portare in scena "Il figliol prodigo", saranno quattordici detenuti del carcere di Opera. Un bel musical, un bell'esempio di riscatto sociale

Hanno fatto anni di prove, perché loro non sono attori professionisti e certi meccanismi, l'impostazione, hanno dovuto impararli piano piano guidati da esperti del settore. Quattordici detenuti del carcere di Opera nella serata di oggi, venerdì 7 aprile con inizio alle 21, portano in scena "Il figlio prodigo" al Teatro Comunale di Limbiate (via Valsugana).

Il titolo dice già molto. Non solo sullo spettacolo in sé (facilmente immaginabile, anche se rivisto in chiave moderna), ma anche sul cammino compiuto da queste persone dopo la reclusione per i reati commessi.

E la loro storia ha commosso Papa Francesco, che li ha voluti portare direttamente a Roma per uno spettacolo e che per loro ha avuto parole dolci: "Tutti noi facciamo sbagli nella vita, perché siamo peccatori. E tutti noi chiediamo perdono di questi sbagli e facciamo un cammino di reinserimento...".

Lo spettacolo, un musical, è un progetto di volontariato ideato e realizzato da Isabella Biffi, in arte Isabeau: cantautrice e regista che da quasi dieci anni, grazie alla condivisione istituzionale del direttore di Opera, Giacinto Siciliano, e alla collaborazione dell'associazione culturale “Eventi di Valore”, utilizza l'Arte e la Cultura quali mezzi di rieducazione e "rivoluzione umana". Anche Regione Lombardia ha creduto subito in questo progetto, riconoscendolo come strumento di riabilitazione sociale. 

Finora è stato portato in scena in carcere per il debutto, poi al Teatro Sociale di Brescia, a Roma, all'Ariston di Sanremo. Questa sera anche a Limbiate. Poi, dalla prossima stagione, farà il giro dei teatri d'Italia. Perché uno spettacolo ben fatto e una storia di riscatto sociale, non devono passare sotto silenzio.

Val.Ca.


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