L'ira di Mestrone: "Sindaco abbandonato dai suoi, ma salvato da Limbiate Civica"

LIMBIATE - La presenza in aula dei tre consiglieri di Limbiate Civica non è passata inosservata: almeno agli occhi dell'opposizione che, notando la mancanza del numero legale, avrebbero gradito l'abbandono dell'aula invece della partecipazione alla votazione del bilancio. Feroce botta e risposta tra Luca Mestrone (Forza Italia) e Alberto Zoia (Limbiate Civica).

Quando si dice che un'immagine vale più di mille parole, nel caso di Luca Mestrone, capogruppo di Forza Italia, equivale al vero: finita la seduta di Consiglio comunale sul bilancio, ha pubblicato su Facebook una foto molto eloquente con la scritta "Siamo incazzati neri".

Vero. Lo è davvero. E ha subito spiegato il perché: "Stasera il sindaco Raffaele De Luca sarebbe andato a casa. La sua maggioranza lo ha abbandonato definitivamente e neanche sul bilancio aveva il numero legale. Ma a salvarlo ecco Giorgio Andenna, Giuseppe Carrara e Alberto Zoia (i consiglieri di Limbiate Civica, ndr) che sono rimasti in aula per impedire la caduta del sindaco".

E Mestrone non gliele manda a dire: "Uomini per tutte le stagioni sempre disponibili... sul mercato politico. Uomini per tutte le stagioni che hanno chiesto i voti a destra per darli poi a sinistra". E avverte i cittadini: "Ricordatevi di loro quando verranno ancora a chiedere il voto. Sono e saranno sempre uomini per tutte le stagioni".

I tre, però, non si scompongono. La replica a distanza arriva da Alberto Zoia che, senza nominare Mestrone, replica: "Lista Limbiate Civica c'è, è presente in Consiglio Comunale ed ancor prima nelle Commissioni, dove si lavora sul serio e non ci si limita alla politica del contro tutto e tutti. Laddove il bene dei ostri cittadini è il principale obiettivo, noi ci siamo, nel rispetto di quello che era nel nostro programma elettorale: la scuola di Via Torino nasce per idea e volontà della precedente amministrazione, e noi stasera qui ne vogliamo responsabilmente vigilare la realizzazione. Tutto il resto e le gratuite polemiche elettorali sono aria fritta, e non ci spostano di un millimetro, chi voterà saprà bene scegliere".

Limbiate Civica entra anche nel merito del rischio di De Luca di andare a casa: "Cosa ci guadagna Limbiate da una supposta (e per nulla certa) crisi della Giunta oggi, a 4 mesi dalle lezioni! Prepariamoci alla campagna elettorale quando sarà tempo di campagna elettorale. Un anno fa, due anni fa ci sarebbe interessato cambiare compagnia ma, che ci piaccia o no, non c'erano i numeri. L'unico vero tentativo di bloccare l'azione amministrativa della Giunta di De Luca lo abbiamo fatto noi quando in cambio dell'appoggio all'approvazione necessaria del Pgt avevamo chiesto le successive dimissioni ma, a differenza dei continui al lupo al lupo, il lupo non c'era e la maggioranza, ahinoi ha retto. Troppo comodo andare a letto sempre presto e continuare a lamentarsi. Ci piacerebbe che elettori e consiglieri entrassero nell'ottica che essere presenti è più utile alla comunità che il contrario".

Posizione che forse piacerà a qualche cittadino, non all'ex presidente del Consiglio comunale Eugenio Picozzi che risponde subito su Facebook, ironico e disgustato: "Ieri il Pgt, oggi la scuola. Nausea. Meno male che che vi distinguete con la lista Civica2.0".