Romeo: "Al Corberi una Cittadella della Fragilità di altissimo livello scientifico"
LIMBIATE - Prepariamoci a tirare una riga sulla parola manicomio: Limbiate potrebbe presto ospitare la Cittadella della Fragilità, un luogo unico a livello nazionale, con più specializzazioni, centro di ricerca scientifica e di formazione universitaria
"Questo è il momento di mettere in pratica quello che è stato pensato nella riforma del Sistema Sanitario Regionale in Lombardia e dare vita ad una realtà che potrebbe rappresentare un modello di risposta ai nuovi bisogni partendo proprio dall’assistenza territoriale dei malati cronici al di fuori dalle strutture ospedaliere". E' l'obiettivo di Antonio Romeo, sindaco di Limbiate, che punta in dito un una direzione ben precisa: il presidio Corberi. E il progetto ha giù una sua definizione: la Città della Fragilità.
"Io credo nei sogni - spiega Romeo - e sono anche convinto che se tutti condividiamo lo stesso sogno, è più facile farlo diventare realtà. Abbiamo potenzialità incredibili in quel luogo, cerchiamo di rimanere uniti e di lavorare tutti nella stessa direzione. Abbiamo la possibilità di realizzare a un progetto unico trasformando la nostra città in un centro di eccellenza".
Un'operazione a tutto campo, insomma, per trasformare in un esempio di livello almeno nazionale quello che una volta era la "città dei matti" e che ora ha tutte le carte in regola per diventare la città della cura della persona.
Per questo motivo Romeo nei giorni scorsi ha portato "in gita" al Corberi alcuni consiglieri regionali per illustrare il suo progetto. "In Regione - spiega il primo cittadino - è anche stata presentata una mozione che ha avuto il contributo di tutti, non solo i consiglieri della maggioranza, ma anche il Partito Democratico e il Movimente 5 Stelle. Nel mese di Settembre terrò un Consiglio Comunale all'interno del Corberi perchè confido che con la partecipazione di tutte le forze politiche e delle istituzioni, il nostro presidio possa presto diventare un luogo di eccellenza nella cura della fragilità e della disabilità garantendo il mantenimento degli attuali 109 pazienti, dei livelli occupazionali e il coinvolgimento delle realtà sociali nelle varie fasi decisionali."
Attualmente il Corpberi è una struttura, non accreditata e non a contratto, adibita all’assistenza residenziale e semiresidenziale di utenti con grave disabilità. Nella Struttura sono oggi ospitate 110 persone in regime residenziale e 16 persone in regime di semiresidenzialità. Gli ospiti del presidio sono affetti da disabilità di diverso livello di gravità, cui viene assicurata assistenza sanitaria, socio-sanitaria e sociale, con riferimento a criteri prevalentemente assimilabili alle strutture assistenziali per disabili.
"Io credo nei sogni - spiega Romeo - e sono anche convinto che se tutti condividiamo lo stesso sogno, è più facile farlo diventare realtà. Abbiamo potenzialità incredibili in quel luogo, cerchiamo di rimanere uniti e di lavorare tutti nella stessa direzione. Abbiamo la possibilità di realizzare a un progetto unico trasformando la nostra città in un centro di eccellenza".
Un'operazione a tutto campo, insomma, per trasformare in un esempio di livello almeno nazionale quello che una volta era la "città dei matti" e che ora ha tutte le carte in regola per diventare la città della cura della persona.
Per questo motivo Romeo nei giorni scorsi ha portato "in gita" al Corberi alcuni consiglieri regionali per illustrare il suo progetto. "In Regione - spiega il primo cittadino - è anche stata presentata una mozione che ha avuto il contributo di tutti, non solo i consiglieri della maggioranza, ma anche il Partito Democratico e il Movimente 5 Stelle. Nel mese di Settembre terrò un Consiglio Comunale all'interno del Corberi perchè confido che con la partecipazione di tutte le forze politiche e delle istituzioni, il nostro presidio possa presto diventare un luogo di eccellenza nella cura della fragilità e della disabilità garantendo il mantenimento degli attuali 109 pazienti, dei livelli occupazionali e il coinvolgimento delle realtà sociali nelle varie fasi decisionali."
Attualmente il Corpberi è una struttura, non accreditata e non a contratto, adibita all’assistenza residenziale e semiresidenziale di utenti con grave disabilità. Nella Struttura sono oggi ospitate 110 persone in regime residenziale e 16 persone in regime di semiresidenzialità. Gli ospiti del presidio sono affetti da disabilità di diverso livello di gravità, cui viene assicurata assistenza sanitaria, socio-sanitaria e sociale, con riferimento a criteri prevalentemente assimilabili alle strutture assistenziali per disabili.
Il Presidio Corberi si estende su una superficie di 101.149 metri quadrati e le sue strutture occupano circa 18.000 metri quadrati.
"Tenendo conto delle potenzialità ricettive dell’intera area dal punto di vista logistico e strutturale - dichiara Romeo - viene naturale immaginare che qui trovi la sua collocazione la “Cittadella delle fragilità”. Una struttura innovativa che senza snaturare la mission del Corberi, offra una serie di attività diversificate ed una pluralità di offerta per accogliere nuovi bisogni in materia di cronicità e gravissime disabilità psichiche. Questo progetto va contestualizzato all’interno dell’attuazione della Riforma del Sistema Sanitario Regionale, che ha visto ridefinire l’assetto delle Aziende e dei loro ambiti di gestione e fornisce una vera risposta al bisogno di assistenza territoriale dei malati cronici in contesti differenti da quelli ospedalieri.
"Tenendo conto delle potenzialità ricettive dell’intera area dal punto di vista logistico e strutturale - dichiara Romeo - viene naturale immaginare che qui trovi la sua collocazione la “Cittadella delle fragilità”. Una struttura innovativa che senza snaturare la mission del Corberi, offra una serie di attività diversificate ed una pluralità di offerta per accogliere nuovi bisogni in materia di cronicità e gravissime disabilità psichiche. Questo progetto va contestualizzato all’interno dell’attuazione della Riforma del Sistema Sanitario Regionale, che ha visto ridefinire l’assetto delle Aziende e dei loro ambiti di gestione e fornisce una vera risposta al bisogno di assistenza territoriale dei malati cronici in contesti differenti da quelli ospedalieri.
Il progetto prevede una Gestione unitaria della Cittadella della fragilità e l’attivazione di una partnership con l’Università al fine di costituire un importante polo interdisciplinare di didattica, formazione e ricerca scientifica".
Un unico centro su vasta scala, insomma, ma di alto livello scientifico e con una molteplice offerta:
- Dopo di Noi, un progetto per garantire le cure dei pazienti fragili anche senza famiglia;
- Una RSA per particolari tipologie di pazienti, disabili psichici e non autosufficienti;
- Strutture sanitarie per minori, adolescenti e adulti con il progressivo rientro sul territorio di ospiti in strutture psichiatriche extra-regionali: ovvero una Struttura residenziale sperimentale di NPIA e di Psichiatria per giovani adulti 17-24enni con gravi problematiche psichiche, ma anche una struttura di tipo CPA (Comunità protetta ad al Assistenza);
- Una RSD : Comunità Alloggio Socio Sanitaria per Persone Disabili (CSS).
"La Cittadella delle Fragilità - conclude Romeo - dev'essere un fiore all'occhiello. Su un progetto di questo tipo e su questioni così importanti quale quello della cura della persona mi auguro che si mettano da parte le logiche politiche per fare prevalere quelle umane. Al centro dell'azione politica dev'esserci sempre e soltanto l'uomo".
Un unico centro su vasta scala, insomma, ma di alto livello scientifico e con una molteplice offerta:
- Dopo di Noi, un progetto per garantire le cure dei pazienti fragili anche senza famiglia;
- Una RSA per particolari tipologie di pazienti, disabili psichici e non autosufficienti;
- Strutture sanitarie per minori, adolescenti e adulti con il progressivo rientro sul territorio di ospiti in strutture psichiatriche extra-regionali: ovvero una Struttura residenziale sperimentale di NPIA e di Psichiatria per giovani adulti 17-24enni con gravi problematiche psichiche, ma anche una struttura di tipo CPA (Comunità protetta ad al Assistenza);
- Una RSD : Comunità Alloggio Socio Sanitaria per Persone Disabili (CSS).
"La Cittadella delle Fragilità - conclude Romeo - dev'essere un fiore all'occhiello. Su un progetto di questo tipo e su questioni così importanti quale quello della cura della persona mi auguro che si mettano da parte le logiche politiche per fare prevalere quelle umane. Al centro dell'azione politica dev'esserci sempre e soltanto l'uomo".