Rosario Traina si toglie qualche sassolino dalle scarpe e si dimette dalle Commissioni
LIMBIATE - La riapertura dell'attività politica 2016, l'anno delle elezioni amministrative, avviene con le dimissioni di Rosario Traina ("Sinistra e partecipazione") dalle commissioni consiliari. Alla base della decisione le divergenze con le scelte compiute dalla maggioranza soprattutto riguardo al tema della scuola.
Ho provato, ma non sono riuscito, a far comprendere fino in fondo il significato del mio “sciopero” ed è questo un mio personale limite ed il mio maggiore rammarico. Di fronte a questa “sconfitta” altro non mi rimane che “gettare la spugna” e presentare le mie dimissioni dalle Commissioni “Statuto” e “Servizi” con l'auspicio che, restituendo al Consiglio comunale le le designazioni, si possa entrare nel merito delle questioni in modo da consegnare al prossimo Consiglio comunale che eleggeremo nel 2016, argomenti e impegni da mettere in cima a qualsivoglia altro tema politico". E' il contenuto della lettera che Rosario Traina ("Sinistra e partecipazione") ha inviato al Consiglio comunale per annunciare la sue dimissioni dalle commissioni.
Dopo aver manifestato la sua posizione critica su alcune scelte compiute dall'amministrazione comunale sulle politiche scolastiche e culturali, aveva provato a ribadire la sua contrarietà con una forma di sciopero che non è stata compresa.
Dopo aver manifestato la sua posizione critica su alcune scelte compiute dall'amministrazione comunale sulle politiche scolastiche e culturali, aveva provato a ribadire la sua contrarietà con una forma di sciopero che non è stata compresa.
"C'è stato in questi anni - spiega Traina - e c'è ancora, sempre qualcosa di più importante da fare e Scuola e Cultura in genere sono diventati “carichi”, da mettere su spalle fragili e inadeguate di cui proprio la Commissione è l'esempio più eclatante".
I motivi di dissenso rispetto alle scelte compiute sono tanti. L'ultimo riguarda il progetto di via Trieste: "Concordo con la necessità di realizzare a Limbiate una residenza per gli anziani, ma non nell'area di via Trieste. Un tempo era sede di una Scuola professionale e, prima ancora sede di una Scuola media. Deve mantenere la sua destinazione originaria e lo stesso discorso vale per l'adiacente impianto sportivo".
Per la collocazione della residente per anziani, che ritiene indispensabile, Traina avrebbe altre idee: "Altre aree nella nostra città non mancano di certo. Mombello, per esempio, sarebbe più che idonea e manterrebbe così la sua natura sanitaria/assistenziale oppure la struttura di via Buozzi".
Il plesso di via Trieste lui lo rivedrebbe bene come sede di una scuola media: "In questo modo andremmo a ridisegnare un polo comprensivo con le elementari di via Cartesio e la scuola di via Torino. Inserire una scuola media nel quartiere San Francesco la porrebbe fuori asse rispetto alla scuola elementare del Villaggio Giovi e non risolverebbe i problemi degli attuali tre Comprensivi".
La considerazione finale è amara: "Evidentemente le motivazioni pedagogiche sono gli ultimi pensieri di chi, sul versante politico-amministrativo,dovrebbe occuparsi delle questioni didattiche che interessano il nostro territorio ed evidenzia invece, una volta di più, le macroscopiche inadeguatezze che li hanno, per tutti questi cinque anni, caratterizzati".