Scoperta una piscina abusiva nel Parco delle Groane
LIMBIATE - Gli agenti della Polizia locale hanno denunciato un settantenne titolare di un'azienda agricola: aveva trasformato la vasca di raccolta delle acque piovane in una bella piscina abusiva, con tanto di trampolino e scaletta. Previste anche pesanti sanzioni pecuniarie.
Pensava di essere in una posizione abbastanza nascosta: e visto il caldo dell'estate, ha trasformato la vasca di raccolta delle acque piovane in una splendida piscina nel cuore del Parco delle Groane. Il titolare di un'azienda agricola è stato denunciato dalla Polizia locale.
Gli uomini del Comandante Aurelio Giannini, infatti, si sono accorti che l'originario manufatto era diventato una piscina dotata di trampolino e scaletta, attrezzata con sdraio, lettini e ombrelloni.
La vasca dalle generose dimensioni (8 metri per 20), realizzata in materiale di resina e pvc, profonda due metri nella parte più alta, al momento del sopralluogo è risultata piena di acqua limpida, non stagnante, poiché dotata di sistema di igienizzazione.
Gli accertamenti hanno consentito di risalire al proprietario, un milanese settantenne: è stato denunciato a piede libero perché responsabile del reato urbanistico (realizzazione senza titolo autorizzativo), aggravato dal fatto che l'area in cui ricade l'opera è soggetta a vincolo paesaggistico.
All'interno della proprietà, oltre alla piscina, l'uomo risulta titolare di un'ampia porzione di parco, di una villa adiacente alla vasca nonché di edifici destinati alle attività agricole.
L'illecito, scoperto insieme al personale della Polizia del Parco, oltre a conseguenze penali comporta anche pesanti sanzioni pecuniarie.
Gli uomini del Comandante Aurelio Giannini, infatti, si sono accorti che l'originario manufatto era diventato una piscina dotata di trampolino e scaletta, attrezzata con sdraio, lettini e ombrelloni.
La vasca dalle generose dimensioni (8 metri per 20), realizzata in materiale di resina e pvc, profonda due metri nella parte più alta, al momento del sopralluogo è risultata piena di acqua limpida, non stagnante, poiché dotata di sistema di igienizzazione.
Gli accertamenti hanno consentito di risalire al proprietario, un milanese settantenne: è stato denunciato a piede libero perché responsabile del reato urbanistico (realizzazione senza titolo autorizzativo), aggravato dal fatto che l'area in cui ricade l'opera è soggetta a vincolo paesaggistico.
All'interno della proprietà, oltre alla piscina, l'uomo risulta titolare di un'ampia porzione di parco, di una villa adiacente alla vasca nonché di edifici destinati alle attività agricole.
L'illecito, scoperto insieme al personale della Polizia del Parco, oltre a conseguenze penali comporta anche pesanti sanzioni pecuniarie.