Al via il censimento delle aree ancora poco accessibili ai disabili
LISSONE - Fare in modo che, al più presto, tutti gli edifici pubblici risultino pienamente accessibili a chiunque, anche ai disabili. E, allo stesso tempo, favorire gli interventi in tal senso anche da parte degli operatori privati. E' il nuovo obiettivo dell'amministrazione comunale
Un monitoraggio degli edifici pubblici ancora poco accessibili e un censimento di tutte le barriere architettoniche presenti nelle vie del centro. E' quanto ha in programma l'amministrazione comunale per rendere la città sempre più accessibile a tutti, favorendo l’accesso delle persone con disabilità in locali o spazi destinati ad apertura al pubblico, come lo sono i negozi e gli esercizi commerciali.
Nel frattempo, in linea con quanto previsto dalla normativa nazionale, nei giorni scorsi il Dirigente del Settore Pianificazione del Territorio, Vittoria Di Giglio, e il Comandante della Polizia locale, Ferdinando Longobardo, hanno provveduto a sottoscrivere ulteriori determinazioni “in merito all’accessibilità dei disabili ai locali o spazi in edifici privati aperti al pubblico”.
Sono infatti purtroppo numerosi i casi di attività commerciali che, nonostante ormai da decenni esistano chiare prescrizioni di legge in merito, non risultano ancora accessibili alle persone con disabilità per la presenza di scalini o dislivelli di elevata pendenza.
L’intento dell’amministrazione comunale non vuole essere sanzionatorio, ma al contrario desidera facilitare tutte le attività commerciali affinché siano in regola con quanto previsto dalla normativa nazionale, per evitare di incorrere in gravi sanzioni amministrative. Proprio a questo scopo le installazioni provvisorie per disabili (scivoli, eccetera) poste su spazio pubblico non saranno sottoposte a tassa di occupazione del suolo.
Come specificato nelle determinazioni, sul territorio comunale gli esercizi pubblici e tutte le attività di tipo commerciale, ricettivo, culturale, sportivo e per lo spettacolo, aperte al pubblico con un ingresso fronte-strada, devono essere accessibili alle persone con disabilità.
Qualora non esista un ingresso accessibile fisso e in presenza di dislivelli fra suolo pubblico e accesso all’attività privata superiori a 2,5 centimetri, il proprietario potrà intervenire con soluzioni provvisorie quali rampe esterne, piattaforme meccaniche o rampe removibili purché non rappresentino un pericolo per i passanti e siano debitamente segnalate. La posa di questi manufatti è a titolo gratuito ed è esente dall’applicazione del canone per l’occupazione di suolo pubblico. La sola condizione è che l’occupazione dei marciapiedi lasci uno spazio libero di 1,5 metri per la circolazione dei pedoni.
Se invece, per la larghezza ridotta del marciapiede, non sia possibile adottare una soluzione che insista sullo spazio antistante l’ingresso, le attività comunque “sono tenute a dotarsi di una soluzione provvisoria, per garantire l’accesso alle persone con disabilità, con scivoli mobili e campanello di chiamata”. In questo modo, la persona con disabilità potrà segnalare la propria presenza all’ingresso dell’edificio a cui farà seguito l'intervento di un addetto e la posa di un manufatto mobile che le consenta di poter accedere allo spazio pubblico.
Infine, in situazioni particolari riguardanti in particolare edifici, unità immobiliari o ambientali aperti al pubblico, che non vengano sottoposti a ristrutturazione, è prevista la “visitabilità condizionata”: la fruizione degli spazi potrà avvenire mediante personale di aiuto anche per le persone a ridotta o impedita capacità motoria; in questo caso, dovrà essere posto in prossimità dell’ingresso un apposito pulsante di chiamata al quale deve essere affiancato il simbolo internazionale di accessibilità.
“L’amministrazione comunale si conferma sensibile sul tema e ha voluto precisare ulteriormente queste disposizioni per tutelare una delle fasce deboli della popolazione - dichiara il sindaco Concettina Monguzzi - il Comune non ha alcun intento sanzionatorio, al contrario intende sollecitare i proprietari a mettersi in regola con la normativa nazionale, qualora non lo abbiano già fatto”.
Sono disponibili presso gli uffici del settore Pianificazione del Territorio, all'Urp e on line, i moduli di “Domanda per il posizionamento di rampa provvisoria/permanente per abbattimento barriere architettoniche”, con i quali potrà essere chiesta in modo facilitato l’autorizzazione al posizionamento su suolo pubblico di manufatti, purché con dimensioni contenute (larghezza max. 1,60 m), senza spigoli vivi e taglienti e adeguatamente segnalato.