Arrestato in Calabria il rapinatore della stazione di Lissone
LISSONE - Il rapinatore della stazione, quello che aveva messo a segno due colpi a gennaio e a maggio, è stato consegnato alla giustizia. Una volta scoperta la sua identità, è stato arrestato dai Carabinieri di Oppido Mamertina in provincia di Reggio Calabria
Dopo i colpi messi a segno a Lissone, aveva lasciato la Brianza per fare ritorno al suo paese di origine: l'uomo, 49 anni, è stato arrestato a Oppido Mamertina, in provincia di Reggio Calabria, dai Carabinieri della stazione locale.
I militari hanno dato esecuzione ad una misura cautelare in carcere emessa dal Giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Monza nei confronti dell'italiano, già noto alla Giustizia. L’uomo è ritenuto responsabile di due rapine consumate il 26 gennaio ed il 24 maggio scorsi quando, armato di coltello, nei pressi del sottopassaggio ferroviario, si era impossessato della borsa di due donne. In una occasione il rapinatore non aveva esitato ad aprire la portiera dell’auto nella quale era appena entrata la vittima per farsi consegnare la borsa, sempre sotto la minaccia dell’arma.
I militari hanno dato esecuzione ad una misura cautelare in carcere emessa dal Giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Monza nei confronti dell'italiano, già noto alla Giustizia. L’uomo è ritenuto responsabile di due rapine consumate il 26 gennaio ed il 24 maggio scorsi quando, armato di coltello, nei pressi del sottopassaggio ferroviario, si era impossessato della borsa di due donne. In una occasione il rapinatore non aveva esitato ad aprire la portiera dell’auto nella quale era appena entrata la vittima per farsi consegnare la borsa, sempre sotto la minaccia dell’arma.
Al malvivente viene contestata anche una tentata rapina, ai danni di una giovane perpetrata in pieno pomeriggio e sventata dal provvidenziale intervento di un passante. Fatti questi che aveva destato una certa attenzione nei viaggiatori e nei pendolari che quotidianamente frequentano la stazione.
I Carabinieri della stazione di Lissone hanno ricostruito gli episodi e, partendo dalla visione delle telecamere di sicurezza presenti in zona, erano risaliti all’identità dell'aggressore. Il calabrese è stato portato nel carcere di Palmi.
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