Avis, chiusa l'assemblea provinciale: c'è entusiasmo, serve più collaborazione
LISSONE - Si è svolta sabato in città, a Palazzo Terragni, l'ottava assemblea provinciale dell'Avis. Il presidente Roberto Saini ha tirato le somme dell'anno appena concluso, con dati che fanno ben sperare per il futuro. Durante la giornata, però, è emersa la necessità di una maggiore collaborazione tra le sezioni.
Davanti ad oltre un centinaio di delegati in rappresentanza di 38 Avis comunali (su 39), sabato 19 si è svolta a Lissone l'ottava Assemblea provinciale di Avis Monza e Brianza. Nell’auditorium di Palazzo Terragni il presidente Roberto Saini ha guidato i lavori dell’Assemblea che ha approvato all’unanimità il bilancio dell’attività 2015 e quello previsionale 2016. Il pomeriggio è servito soprattutto per fare il punto sullo stato della donazione di sangue in Brianza, tornata sui suoi livelli consoni (24mila soci per 45mila donazioni) dopo un paio d’anni di difficoltà dovuti soprattutto a questioni di adeguamenti “burocratici”.
L’anno 2015 ha regalato molti motivi di soddisfazione per i donatori della Brianza. “C’è stato un aumento del numero di giornate di apertura nelle nostre Unità di Raccolta, ci auguriamo di poter ancora migliorare. Abbiamo lavorato per accrescere la visibilità del nuovo centro di Busnago. Nel corso delle assemblee comunali abbiamo visitato tutte le 39 Avis della provincia e abbiamo visto gran voglia di lavorare e di migliorare. Quest’anno è nata una bella collaborazione tra le Avis di Giussano e Meda per ottimizzare la raccolta nell’Unità di Meda dopo la chiusura di Giussano. E’ ormai molto importante insistere sulla chiamata del donatore: il mio invito è quello di mettersi insieme, di abbandonare il tradizionale “campanilismo” per collaborare”.
Sul palco con il presidente Saini sono anche saliti i due giovani volontari del Servizio Civile, Elisa Pacino e Nicholas Marelli, grazie ai quali è stato avviato il “Progetto Scuola”, motivo di grande soddisfazione per Avis provinciale.
Quel che aspetta l’Avis in questo anno è invece l’attuazione del nuovo Decreto legislativo del 3 marzo 2005 per adeguare i requisiti di qualità e sicurezza del sangue e degli emocomponenti.