Concettina Monguzzi si ricandida: "Per un cambiamento più incisivo, radicato e sostanzioso"
LISSONE - La presentazione ufficiale sarà il 31 marzo in biblioteca. Il sindaco Concettina Monguzzi, però, con una conferenza stampa ha annunciato ufficialmente la sua candidatura per le prossime elezioni
L'annuncio veniva già dato per scontato, ma ora c'è l'ufficialità: il sindaco Concettina Monguzzi si ricandida per proseguire il suo lavoro e guidare la città di Lissone anche nei prossimi cinque anni. La presentazione ufficiale il 31 marzo in biblioteca, ma con un'anteprima alla stampa e ai sostenitori più vicini ha già raccontato il perché della sua scelta.
"Ho accolto la richiesta dei componenti delle liste e dei cittadini, sciogliendo le riserve. Sarò ancora sostenuta da una coalizione di centrosinistra che vede presente il Partito Democratico, il Listone che è una presenza storica, la lista civica "Concetta Monguzzi" che è rinnovata e composta da validi cittadini della società civile, delle associazioni, desiderosi di dare il loro contributo per una città più innovativa. E poi la lista "Lissone Bene Comune", che si rifà ai valori della sinistra pur in questo periodo di frantumazione, con persone che non si trovano nel Pd e che tuttavia si riconoscono nella coalizione e nel programma".
Per dare senso alla sua candidatura il sindaco ha più volte utilizzato il termine "cambiamento": "Lo abbiamo già introdotto, molti risultati si sono visti, ma dev'essere ancora più incisivo, più radicato e sostanzioso. Il nostro lavoro non è finito, cinque anni sono pochissimi".
Risultato che Monguzzi ritiene possibile in un solo modo: dedicando attenzione ai cittadini. Il cambiamento dev'essere fatto con loro e per loro. Affrontando anche temi scomodi, magari neanche di stretta competenza del sindaco, come quello del lavoro, o della crisi dei giovani. Però un sindaco il problema deve porselo, non può scaricare le responsabilità su altri".
Il rammarico di questi anni? "Avrei voluto alimentare una partecipazione maggiore da parte dei cittadini alle scelte amministrative. Ma non è semplice, soprattutto in questo momento in cui si percepisce il distacco tra la gente e le istituzioni. I cittadini, però, devono imparare che il Comune è il loro alleato. E il Comune, a sua volta, deve essere capace di intercettare le istanze e i bisogni".
Per spiegarlo ai cittadini e per chiedere il sostegno per i prossimi cinque anni, l'attuale sindaco ha in programma un tour: "Andrò in tutti i quartieri, ma non in noiose riunioni. Andrò in strada, in mezzo alla gente, anche nelle aziende. Trascorrendo ore con i lissonesi, non per raccontare ma, anzi, principalmente per ascoltare. A tutti darò un post-it su cui scrivere le esigenze. A me, alla coalizione che mi sosterrà, il compito poi di tradurle in atti concreti a beneficio della collettività".
Gualfrido Galimberti
"Ho accolto la richiesta dei componenti delle liste e dei cittadini, sciogliendo le riserve. Sarò ancora sostenuta da una coalizione di centrosinistra che vede presente il Partito Democratico, il Listone che è una presenza storica, la lista civica "Concetta Monguzzi" che è rinnovata e composta da validi cittadini della società civile, delle associazioni, desiderosi di dare il loro contributo per una città più innovativa. E poi la lista "Lissone Bene Comune", che si rifà ai valori della sinistra pur in questo periodo di frantumazione, con persone che non si trovano nel Pd e che tuttavia si riconoscono nella coalizione e nel programma".
Per dare senso alla sua candidatura il sindaco ha più volte utilizzato il termine "cambiamento": "Lo abbiamo già introdotto, molti risultati si sono visti, ma dev'essere ancora più incisivo, più radicato e sostanzioso. Il nostro lavoro non è finito, cinque anni sono pochissimi".
Risultato che Monguzzi ritiene possibile in un solo modo: dedicando attenzione ai cittadini. Il cambiamento dev'essere fatto con loro e per loro. Affrontando anche temi scomodi, magari neanche di stretta competenza del sindaco, come quello del lavoro, o della crisi dei giovani. Però un sindaco il problema deve porselo, non può scaricare le responsabilità su altri".
Il rammarico di questi anni? "Avrei voluto alimentare una partecipazione maggiore da parte dei cittadini alle scelte amministrative. Ma non è semplice, soprattutto in questo momento in cui si percepisce il distacco tra la gente e le istituzioni. I cittadini, però, devono imparare che il Comune è il loro alleato. E il Comune, a sua volta, deve essere capace di intercettare le istanze e i bisogni".
Per spiegarlo ai cittadini e per chiedere il sostegno per i prossimi cinque anni, l'attuale sindaco ha in programma un tour: "Andrò in tutti i quartieri, ma non in noiose riunioni. Andrò in strada, in mezzo alla gente, anche nelle aziende. Trascorrendo ore con i lissonesi, non per raccontare ma, anzi, principalmente per ascoltare. A tutti darò un post-it su cui scrivere le esigenze. A me, alla coalizione che mi sosterrà, il compito poi di tradurle in atti concreti a beneficio della collettività".
Gualfrido Galimberti
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