Devastare il bar non basta: ucraino per essere arrestato danneggia la caserma

LISSONE - Chi combina qualcosa, alla vista dei Carabinieri di solito tenta di fuggire. Lui no. L'ucraino, 32 anni, era finalmente soddisfatto: aveva provocato apposta danni in un bar della città per poter essere arrestato. Ma non è andata esattamente come pensava

Quando i Carabinieri si sono precipitati nel bar di Lissone che lui stava devastando, l'ucraino ha tirato un sospiro di sollievo. Non è fuggito, tutt'altro: il suo desiderio era quello di essere arrestato. Quando in caserma ha visto che l'obiettivo non era stato raggiunto, si è accanito contro la struttura militare. A quel punto gli uomini dell'Arma lo hanno reso felice portandolo in carcere a Monza.

Singolare quanto è accaduto lunedì pomeriggio. Ma c'è un perché: l'ucraino, 32 anni, irregolare sul territorio italiano e di conseguenza anche senza un'occupazione lavorativa, era disperatamente in cerca di una soluzione per avere qualcosa da mettere sotto i denti ogni giorno e di un luogo per dormire.

Alla fine ha pensato che in cella avrebbe di certo condotto una vita migliore. Per poter mettere in atto il suo piano e finire in carcere, è entrato in un bar e ha iniziato a spaccare gli arredi e i bicchieri mentre il titolare, spaventato e incredulo, telefonava ai Carabinieri.

Quando questi sono arrivati, lui finalmente era un uomo felice. Soltanto una volta arrivato in caserma ha scoperto che in carcere non l'avrebbero portato. Con disappunto l'ucraino è uscito pertanto dalla caserma e, tra un'imprecazione e l'altra, ha iniziato a prendere a calci il cancello provocando danni alla serratura. I Carabinieri, a quel punto, lo hanno accontentato: caricato sull'auto, è stato portato alla casa circondariale di Monza.


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