"Kome un kiodo nella testa": a palazzo Terragni in scena uno spettacolo contro le dipendenze
LISSONE - Questa sera a palazzo Terragni (piazza Libertà), con inizio alle 21, uno spettacolo contro le dipendenze, anche moderne. In scena la compagnia "Quelli di Grock" con lo spettacolo "Kome un kiodo nella testa". Il costo del biglietto è di 14 euro.
La compagnia è di tutto rispetto: si tratta di "Quelli di Grock". E anche il messaggio è lodevole: un no secco alle dipendenze, che impediscono all'uomo di essere libero. Due motivi davvero validi per vedere "Kome un kiodo nella testa", spettacolo in programma nella serata di oggi, venerdì 11 marzo, alle 21 nell'auditorium di palazzo Terragni a Lissone (piazza Libertà).
E' una storia narrata a tre voci, un viaggio nel mondo adolescenziale con tutte le sue luci e ombre, in cui il gioco attorale, fisico e verbale diventa un veicolo per raccontare le tentazioni e gli inganni. "Kome un kiodo nella testa" affronta un tema ampio e attuale, senza rinunciare allo stile narrativo proprio della Compagnia che procede per immagini, per metafore, attraverso la fusione del linguaggio corporeo e del linguaggio verbale.
E' una storia narrata a tre voci, un viaggio nel mondo adolescenziale con tutte le sue luci e ombre, in cui il gioco attorale, fisico e verbale diventa un veicolo per raccontare le tentazioni e gli inganni. "Kome un kiodo nella testa" affronta un tema ampio e attuale, senza rinunciare allo stile narrativo proprio della Compagnia che procede per immagini, per metafore, attraverso la fusione del linguaggio corporeo e del linguaggio verbale.
La storia di Letizia, Tommaso e Riccardo mette in luce alcune di quelle che vengono chiamate "nuove dipendenze": la dipendenza da internet che genera una schiavitù informatica e uno stravolgimento delle relazioni umane, la dipendenza da immagine e dall'emulazione di modelli inarrivabili di bellezza e successo, l'aspirazione alla sovraesposizione mediatica. Nuove ossessioni, spesso caratterizzate da comportamenti apparentemente normali, che rischiano di compromettere la libertà di scelta dell'individuo.
Lo spettacolo utilizza due linguaggi: uno più legato alla vita quotidiana, nel quale il pubblico, in particolare quello più giovane, si riconosce, e uno poetico, in cui l'azione teatrale diventa metafora. E attraverso il teatro, che ha la capacità di colpire nel profondo e suscitare domande e dubbi, anche i soggetti apparentemente meno sensibili sono coinvolti ed emozionati.
"Kome un kiodo nella testa", attraverso le storie dei tre ragazzi, evidenzia il valore della scelta, la capacità di esercitare la propria coscienza critica, di affermare la propria indipendenza, come massima espressione di libertà e crescita.
Biglietti in vendita a 14 euro.
Lo spettacolo utilizza due linguaggi: uno più legato alla vita quotidiana, nel quale il pubblico, in particolare quello più giovane, si riconosce, e uno poetico, in cui l'azione teatrale diventa metafora. E attraverso il teatro, che ha la capacità di colpire nel profondo e suscitare domande e dubbi, anche i soggetti apparentemente meno sensibili sono coinvolti ed emozionati.
"Kome un kiodo nella testa", attraverso le storie dei tre ragazzi, evidenzia il valore della scelta, la capacità di esercitare la propria coscienza critica, di affermare la propria indipendenza, come massima espressione di libertà e crescita.
Biglietti in vendita a 14 euro.