L'autovelox "pizzica" l'ambulanza che sfreccia durante l'intervento: la Prefettura non annulla la multa
LISSONE - Il 21 maggio 2014 un'ambulanza della Croce Bianca diretta in città è stata fotografata dall'autovelox sul viale Fulvio Testi di Cinisello Balsamo: andava a 94 chilometri orari. In Prefettura non hanno voluto annullare la multa. Ci ha pensato più tardi il Giudice di Pace.
Autevelox impietoso, Prefettura inflessibile: un'ambulanza della Croce Bianca è stata multata per eccesso di velocità perché correva durante un intervento per prestare soccorso, in Prefettura non hanno accolto il ricorso. Il verbale è stato poi annullato dal Giudice di Pace.
Rischiava di trasformarsi in un pericoloso precedente quanto è accaduto il 21 maggio 2014, quando un'ambulanza diretta verso Lissone è stata fotografata da un autovelox in viale Fulvio Testi a Cinisello Balsamo. La velocità massima consentita in quel tratto è di 70 chilometri orari, i soccorritori stavano "sfrecciando" a 94 chilometri orari per arrivare con tempismo in via Padre Reginaldo Giuliani ed essere più efficaci nel loro intervento.
Atteggiamento lodevole da parte di chi sa che, spesso, ogni minuto perso può rivelarsi fatale. Purtroppo l'autovelox non è in grado di ragionare: e la fotografia che immortalava l'ambulanza è stata inviata insieme alla sanzione alla sede della Croce Bianca.
Il viceprefetto, tuttavia, esaminando il fotogramma ha rilevato che, non notando i dispositivi di emergenza accesi, non era possibile stabilire se quell'ambulanza fosse effettivamente diretta sul luogo ove era stata riscontrata la sua necessità.
A nulla è servito produrre la bolla d'intervento, il numero della missione. Nemmeno il foglio di arrivo in ospedale con gli estremi della partenza e le registrazioni degli interventi dell'Areu.
Non che il viceprefetto abbia voluto dare dei bugiardi ai soccorritori: ma ha fatto notare che tutta la documentazione presentata non era sufficiente per dimostrare che l'intervento fosse effettivamente avvenuto nel rispetto dei protocolli del 118.
Alla Croce Bianca non è rimasto altro da fare se non rivolgersi al Giudice di Pace, stavolta con la documentazione firmata dall'Areu. La multa, alla fine, è stata annullata.