L'obiettivo del Comune: riqualificare gli edifici per abbattere del 22% l'anidride carbonica
LISSONE - La città lancia la sfida: abbattere l'anidride carbonica del 22% rispetto ai dati rilevati nel 2010. Un obiettivo da raggiungere entro il 2020. L'amministrazione comunale ha già individuato la strada: la riqualificazione degli edifici, visto che l'80% delle emissioni è dovuta agli impianti termici.
l Comune di Lissone si impegna a ridurre entro il 2020 l’emissione di anidride carbonica: l'obiettivo è del 22% in meno rispetto ai dati del 2010 entro il 2020. Con la convinzione di poter centrare il risultato visto che l'80% delle emissioni è imputabile agli impianti termici degli edifici.
E’ quanto è emerso nel corso di un incontro che si è svolto sabato in biblioteca, coordinato dall’assessore all'Ambiente Giovanni Angioletti, alla presenza del presidente di Anaci Monza, Renato Greca, e di Manuel Castoldi (presidente di Rete Irene).
L’obiettivo dell’incontro era puntare l’attenzione sulla necessità di sensibilizzare la cittadinanza e i professionisti locali sul tema della riqualificazione energetica degli edifici.
Greca ha sottolineato che per concretizzare l’ambizioso obiettivo, il Comune di Lissone ha stretto un accordo con Anaci Monza finalizzato all’apertura di sportelli informativi con la funzione di diffondere la cultura del risparmio energetico, individuando come “tramite competente” gli amministratori di condominio.
L’iniziativa prende avvio dal precedente incontro, tenuto lo scorso 19 gennaio, dove l’assessore e Greca hanno raccolto alcuni amministratori Anaci ai quali Rete Irene si è presentata illustrando le proprie competenze ed attività nell’ambito della riqualificazione energetica degli edifici.
Durante l’incontro sono stati analizzati diversi case study di condomini su cui Rete Irene, scelta come interlocutore professionale competente, ha sviluppato proposte di intervento. Mario Tramontin, Manager di Rete Irene, ha sottolineato come gli interventi di riqualificazione energetica possono essere più facilmente sostenuti grazie alle detrazioni fiscali e alla possibilità di ricorrere a finanziamenti fino a 120 mesi che abbattono l’impatto economico sulle famiglie.
“I condomini devono considerare gli interventi di riqualificazione energetica come degli investimenti sulla proprietà- spiega Castoldi –. Le proposte d’intervento sono sviluppate con attenzione verso la sostenibilità economica: il risparmio energetico è garantito contrattualmente e questo rappresenta un fattore di sicurezza e serenità per le famiglie”.
I vantaggi della riqualificazione energetica sono molteplici, dal miglioramento della classe energetica, all’incremento del comfort abitativo, alla riduzione delle emissioni inquinanti prodotte dall’edificio oltre che alla reale riduzione di costi di manutenzione e gestione.