Nasce la Casa delle Culture: 10 associazioni in Villa Magatti
LISSONE - Dieci associazioni culturali e musicali del territorio pronte al trasloco: andranno in Villa Magatti, trasformata in accordo con l'amministrazione comunale in Casa delle Culture. La scelta delle associazioni è avvenuta con un confronto con le realtà del territorio
Nasce a Lissone la Casa delle Culture. L’amministrazione comunale ha infatti approvato la settimana scorsa la concessione in comodato gratuito della centralissima Villa Magatti (già sede Asl e prima ancora municipio) come prestigiosa sede per 10 associazioni culturali e musicali lissonesi
Nei prossimi giorni le associazioni Amusli, Anpi, Giulia e Matteo, L'annaffiatoio, Circolo Filatelico Culturale Lissonese, Club Donna Natalia Ginzburg, Coro «Città di Lissone», Equibici, Qdonna e Scacchi 2000 firmeranno la convenzione secondo la quale il Comune affiderà a ciascuna uno spazio concordato, conforme alle proprie esigenze, come sede sociale per gli incontri e le attività. Ogni gruppo dovrà pagare solamente le utenze in modo proporzionale alla superficie occupata.
Si tratta di una scelta precisa e qualificante per un immobile che ha valore storico importante (è stata villa nobiliare di cospicue famiglie lissonesi) e anche una location prestigiosa: porre la cultura e la musica nel centro della città, tra la Biblioteca e Palazzo Terragni con il suo auditorium, individua infatti un’area continua significativamente dedicata alle espressioni dell’arte e dell’intelligenza. L’intento è ribadito anche dalla destinazione dell’ala dell’edificio preziosamente affrescata, che ha già ospitato alcune mostre e che da ora sarà stabilmente destinata a ulteriore sala pubblica per eventi, incontri, serate culturali, conferenze.
La scelta dei 10 destinatari è avvenuta dopo un lungo lavoro di concertazione con tutte le associazioni culturali del territorio, che hanno avuto la possibilità di visionare gli spazi e constatare la rispondenza ai loro fini; in seguito si sono stabilite le regole per il comodato. Importante segnalare l’esistenza di un secondo salone, posto al piano superiore, che resterà senza destinazione fissa in quanto disponibile su prenotazione alle attività comuni oppure ad eventi, corsi, incontri di volta in volta organizzate dalle associazioni stesse.
In questo modo torna a uso pubblico un edificio chiuso da qualche tempo e che comunque è stato lasciato dai precedenti occupanti in uno stato di conservazione ottimale per un uso condiviso. La nuova Casa delle Culture avrà inoltre un ulteriore, benefico “effetto collaterale”: si libereranno infatti gli spazi dove le associazioni stesse avevano sede finora, in particolare alcuni locali delle scuole Volturno e Faré che saranno immediatamente convertiti ad uso didattico.
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