Ora è ufficiale: il sindaco cancella "viale Padania", diventa "via Elisa Ancona"
LISSONE - La città non avrà più viale Padania. La strada sarà ridenominata diventando "via Elisa Ancona". Così ha deciso l'amministrazione comunale ottenendo in questi giorni il via libera dal Prefetto
La volontà era nota da tempo, ma ora il colpo di cancellino arriva ufficialmente: sarà intitolato a "Elisa Ancona – 1863-1944 deportata nei campi di sterminio di Auschwitz" il viale alberato e pedonale che congiunge via Carducci al Piazzale della Stazione, in memoria dell’unica vittima della Shoah partita dalla nostra città per essere deportata presso il campo di sterminio polacco, dove probabilmente – essendo ormai anziana – è finita subito nelle camere a gas.
Nei giorni scorsi la Prefettura di Monza e Brianza ha comunicato l’autorizzazione alla variazione nella toponomastica cittadina, il cui iter era stato avviato dalla Giunta Comunale con delibera dello scorso 4 maggio.
Nella nota trasmessa al sindaco Concettina Monguzzi, il prefetto Giovanna Vilasi ha ufficialmente autorizzato la variazione di intitolazione dell’area di circolazione, oggi denominata “viale Padania”, dopo che parere favorevole era già stato espresso dalla Società storica lombarda e dalla Soprintendenza per i Beni Ambientali ed Architettonici. Il precedente toponimo sarà comunque presente sulla targa viabilistica per non incidere in alcun modo sulle attività commerciali e professionali presenti in loco.
Contestualmente, il prefetto ha anche rigettato l’esposto contro la variazione del toponimo presentato a suo tempo dal consigliere comunale di Lissone Daniela Ronchi e dal consigliere della Regione Lombardia Lino Fossati, specificando che "le due aree di circolazione di Lissone, denominate viale Padania e Piazzale Padania, presentano solo una differenza linguistica alla quale non corrisponde una diversità dell’assetto stradale, che la norma prescrive per permettere l’attribuzione dello stesso toponimo".
"Quel viale è stato probabilmente l’ultimo ad essere percorso da persona libera da Elisa Ancona prima della deportazione – sottolinea il sindaco Concettina Monguzzi –. Con questa intitolazione vogliamo mantenere viva la memoria di eventi che hanno interessato, purtroppo in modo tragico, la storia del Novecento e in essa anche la comunità lissonese".
L’intitolazione ufficiale solenne è prevista per il 27 gennaio prossimo, in occasione della Giornata della memoria.
Nata il 10 ottobre 1863 a Ferrara, Elisa Ancona risiedeva nel capoluogo lombardo dal 1902, in via Nievo, ed era iscritta alla Comunità israelitica di Milano. Venne a rifugiarsi a Lissone come sfollata in seguito all’occupazione tedesca dopo l’8 settembre 1943 e per sfuggire ai bombardamenti alleati delle città. Il 30 giugno 1944 fu arrestata a Lissone da militi della Guardia Nazionale Repubblicana. Inizialmente reclusa a San Vittore, venne poi trasportata a Verona dove fu inclusa, il 2 agosto, nel trasporto proveniente da Fossoli e arrivato ad Auschwitz il 6 agosto 1944. Elisa Ancona, come avveniva per tutti gli anziani, fu avviata subito alle camere a gas. Morì ad 80 anni; a quanto risulta, è l’unica vittima “lissonese” dell’Olocausto nazista.
Vuoi ricevere le notizie nella tua mail? Iscriviti alla newsletter: clicca qui