Quando la coppia scoppia: in città nel 2015 una separazione ogni due matrimoni
LISSONE - Tante separazioni in città nel 2015. O, almeno, tante in rapporto al numero dei matrimoni: se nell'arco dei dodici mesi si sono contati 132 nuove unioni (74 con rito civile e 58 con rito religioso), da maggio a dicembre l'ufficio Anagrafe ha trattato anche 61 casi di separazione.
Un boom di separazioni: con la nuova legge, che riduce da 3 anni a 6 mesi i termini per la separazione tra coniugi e ne abbassa notevolmente i costi, anche a Lissone sono molto aumentate le domande di divorzio (peraltro in vari casi regolarizzazioni di annose situazioni di fatto). Da maggio a dicembre sono stati infatti ben 61 i procedimenti aperti presso lo Stato Civile lissonese, contro 132 matrimoni (74 dei quali celebrati con rito civile); inoltre si sono sbrigate numerose richieste di aggiornamento degli assegni di mantenimento relative a divorzi precedenti.
Quella delle procedure di separazione è una delle novità burocratiche che il Settore Demografico comunale ha affrontato nel 2015, ma non l'unica. L'ufficio ha infatti introdotto anche diversi procedimenti innovativi, tra cui spiccano il Progetto Icaro per le dichiarazioni di nascita e la richiesta dei documenti fiscali e sanitari dei neonati direttamente negli ospedali in cui avviene il parto (finora sono stati 105 i genitori che ne hanno approfittato, circa un quinto delle nascite di lissonesi), la completa informatizzazione dello schedario storico della popolazione - per un totale di ben 52.484 schedine anagrafiche individuali digitalizzate e collegate ai fascicoli informatici dei cittadini - e l'attivazione del Pos che permette il pagamento delle certificazioni anagrafiche anche tramite Bancomat.
Nel corso dell'anno sono state inoltre espletate 852 pratiche di controllo sul possesso dei documenti di soggiorno da parte dei 2811 cittadini extracomunitari residenti in città, procedure complesse che per legge si effettuano in diverse fasi e lungo un periodo di 12 mesi, solo dopo i quali si può procedere alla cancellazione per irreperibilità o mancato rinnovo della dimora. Le verifiche, assicura l'amministrazione comunale, continueranno anche nel 2016 e saranno integrate da una specifica attività di formazione del personale per verificare l'autenticità dei documenti che accompagnano le istanze dei cittadini.