Tre tonnellate di rifiuti speciali scaricate alla piattaforma ecologica dopo aver corrotto gli addetti: 4 denunce
LISSONE - Grazie a una mazzetta consegnata a due addetti di Gelsia Ambiente, una ditta con sede a Desio è andata a scaricare rifiuti speciali non pericolosi alla piattaforma ecologica. I Carabinieri, intervenuti su richiesta di Gelsia, hanno denunciato quattro persone.
Tre tonnellate di rifiuti speciali, ma non pericolosi, riversati senza alcuna autorizzazione alla piattaforma ecologica di Lissone da parte di una ditta con sede a Desio che, invece, di conferire questi rifiuti in modo differenziato portandoli nei consorzi di riferimento, ha trovato più comodo pagare gli addetti di Gelsia per scaricare tutto lì, a due passi dalla sede, in modo totalmente gratuito. I Carabinieri della Compagnia di Desio hanno denunciato quattro persone.
A dare il via all'indagine è stata proprio Gelsia Ambiente che, dopo essersi accorta di una maggiore quantità di rifiuti nella piattaforma ecologica di via delle Industrie, si è rivolta ai Carabinieri.
Nella mattinata di venerdì 1 aprile questi, dopo aver vigilato per tutta la notte in attesa di strani movimenti, verso le 6.30 hanno visto entrare il camion prima dell'orario di apertura. Trasportava 3.300 chilogrammi di scarti di lavorazione del ferro e plastica.
I successivi accertamenti sviluppati, in concorso con personale della polizia provinciale di Monza e Brianza, hanno permesso di apprendere che il titolare della ditta, dietro il pagamento di somme di denaro non precisate, aveva ottenuto da due operai di Gelsia (di 48 e 52 anni, entrambi residenti a Muggiò) la disponibilità a smaltire abusivamente questi rifiuti. Per i due addetti, il ventottenne conducente del camion e il titolare della ditta (un uomo di 44 anni) l'accusa è di corruzione e gestione illecita di rifiuti speciali. Il titolare, inoltre, risponderà anche dell'accusa di falso avendo fornito al vettore un falso formulario di identificazione rifiuti. Il camion e i rifiuti sono stati posti sotto sequestro.
A dare il via all'indagine è stata proprio Gelsia Ambiente che, dopo essersi accorta di una maggiore quantità di rifiuti nella piattaforma ecologica di via delle Industrie, si è rivolta ai Carabinieri.
Nella mattinata di venerdì 1 aprile questi, dopo aver vigilato per tutta la notte in attesa di strani movimenti, verso le 6.30 hanno visto entrare il camion prima dell'orario di apertura. Trasportava 3.300 chilogrammi di scarti di lavorazione del ferro e plastica.
I successivi accertamenti sviluppati, in concorso con personale della polizia provinciale di Monza e Brianza, hanno permesso di apprendere che il titolare della ditta, dietro il pagamento di somme di denaro non precisate, aveva ottenuto da due operai di Gelsia (di 48 e 52 anni, entrambi residenti a Muggiò) la disponibilità a smaltire abusivamente questi rifiuti. Per i due addetti, il ventottenne conducente del camion e il titolare della ditta (un uomo di 44 anni) l'accusa è di corruzione e gestione illecita di rifiuti speciali. Il titolare, inoltre, risponderà anche dell'accusa di falso avendo fornito al vettore un falso formulario di identificazione rifiuti. Il camion e i rifiuti sono stati posti sotto sequestro.