Palazzo Archinti torna al suo antico splendore grazie alla Coop di Mezzago
MEZZAGO - Giorno importante oggi per la comunità cittadina: alle 16 il taglio del nastro a Palazzo Archinti, tornato al suo antico splendore dopo i lavori realizzati dalla Coop Mezzago. Non solo per recuperare il bene architettonico simbolo del paese, ma anche per far sì che diventi sempre più il fulcro delle attività culturali e sociali.
Una struttura funzionale ed efficiente: è quanto diventerà Palazzo Archinti dopo il taglio del nastro in seguito ai lavori di ristrutturazione. L'appuntamento è per il pomeriggio di oggi, sabato 16 aprile alle 16, con la presenza di Vittorio Pozzati, presidente della Coop di Mezzago.
Proprio lui lo aveva annunciato circa 2 anni fa: l’edificio simbolo del paese sarebbe tornato a risplendere. La notizia, però, non è tutta qui. Quello che effettivamente è stato realizzato non è solo un recupero dell’estetica architettonica ma un rinnovamento più profondo, che coinvolge la struttura fino alla sua funzione che, rivoluzionata, la vede presentarsi ai cittadini come fulcro di attività sociali e culturali.
Il progetto, presentato nel marzo del 2014 al Consiglio della Coop di Mezzago presieduto dall’allora presidente Angelo Vitali, trova la sua definitiva realizzazione esattamente due anni dopo sotto l’egida di Vittorio Pozzati. “Il futuro si può costruire solo poggiando sulle solide basi della tradizione. È per questo che abbiamo ritenuto giusto e doveroso mantenere l’aspetto originale di Palazzo Archinti, un pezzo importante della storia e della città di Mezzago. Nel tempo, l’edificio ha subito diversi interventi di restauro e, come in un puzzle, era giunta l’ora di apporre l’ultima tessera in modo da avere un quadro completo, non solo da ammirare ma soprattutto da far vivere alla comunità. Con questa inaugurazione si chiude un capitolo ma il lavoro non è certo concluso perché adesso è il momento di rimboccarsi le maniche e far sì che tutti gli ingranaggi funzionino al meglio: questa grande macchina ha da percorrere una strada lunghissima”.
L’edificio, simbolo del paese, prende il nome dalla famiglia che ne divenne proprietaria nel 1779. La torre e le parti più antiche del palazzo, però, risalgono al XII secolo, quando erano residenza dei monaci dell'Ordine degli Umiliati. Da allora i passaggi di proprietà si sono stati diversi fino a quando, nel 1969, la struttura diviene proprietà della Coop di Mezzago. Il secolo scorso l’ha vista protagonista di diversi interventi di restauro, primo dei quali il consolidamento, con l’utilizzo di materiali originali, della torre. Quest’ultima, alta 28 metri e divisa in sette piani, al sesto ospita un grande orologio, l'unica ‘ora civile’ di tutta la Lombardia. Col passare del tempo, questo tipo di interventi si sono susseguiti con continuità, sino alla data odierna, che vede il completamento definitivo dell’opera.
Da sempre teatro di manifestazioni paesane, negli ultimi anni Palazzo Archinti ha conquistato il ruolo di palcoscenico indiscusso per alcuni degli appuntamenti più cari alla comunità mezzaghese; tra questi la Sagra degli Asparagi, le attività dell’Accademia Musicale "A. Mozzati" e diversi altri eventi sviluppati a partire dal campo del sociale o promossi dalle associazioni artistiche della zona. Nella sua nuova veste il Palazzo vede svilupparsi in toto questa sua funzionalità diventando una struttura sociale organizzata ed efficiente dove trovano sede definitiva diverse realtà quali: il Ristorante, l’Anpi (Associazione Nazionale Partigiani d’Italia), il C.S.E. (Cooperativa Sociale Solaris), lo Spazio Danza, l’Accademia Musicale "A. Mozzati", la Sagra degli Asparagi e la Sala Convegni, che trovano oggi collocazione nelle sale dell’Archinti ma che, di certo, a breve aumenteranno di numero. Attualmente, infatti, lo spazio utilizzato è circa il 70% circa e l’obiettivo, naturalmente, è quello di raggiungere in poco tempo il 100%.
A questo proposito il Presidente Vittorio Pozzati ha già in cantiere diversi nuovi progetti, “si tratta per lo più di iniziative legate al tema dell’agricoltura che sarà il fulcro delle prossime attività e, in aggiunta, il coinvolgimento di alcune strutture socio sanitarie nell’utilizzo dei nuovi spazi a disposizione”.
In occasione dell’inaugurazione la Coop di Mezzago ha voluto raccogliere a Palazzo Archinti tutte le realtà che in qualche modo sono legate ad essa come: CAAM (Cooperativa Agricola Asparagicoltori di Mezzago), Micro Ortaggi, progetto di agricoltura urbana della Società Agricola Pianta Natura, 3 Parchi in Filiera (Parco Rio Vallone, Parco del Molgora e Parco della Cavallera) con la Fondazione Cem Lab, Progetto Aprire, Vivaio, Proloco, Gas, Bloom Mezzago, Bocciofila che durante la giornata di sabato esporranno i loro progetti e illustreranno le loro attività.
Ultimo ma non ultimo, un cenno dovuto sul Circolo Sociale (oggi Circolo in Piazza) situato esattamente di fronte a Palazzo Archinti. Lo spazio, che ospita diverse iniziative rivolte alla comunità, è stato anch’esso soggetto di ristrutturazione ad opera della Coop di Mezzago che ha portato a termine i lavori e inaugurato i locali lo scorso gennaio e che oggi ospita, al primo piano, anche il gruppo Vivaio, progetto facente parte di Offerta Sociale, rivolto ai giovani ragazzi e ragazze con certificazione di invalidità che dovranno entrare a breve nel mondo del lavoro.
Proprio lui lo aveva annunciato circa 2 anni fa: l’edificio simbolo del paese sarebbe tornato a risplendere. La notizia, però, non è tutta qui. Quello che effettivamente è stato realizzato non è solo un recupero dell’estetica architettonica ma un rinnovamento più profondo, che coinvolge la struttura fino alla sua funzione che, rivoluzionata, la vede presentarsi ai cittadini come fulcro di attività sociali e culturali.
Il progetto, presentato nel marzo del 2014 al Consiglio della Coop di Mezzago presieduto dall’allora presidente Angelo Vitali, trova la sua definitiva realizzazione esattamente due anni dopo sotto l’egida di Vittorio Pozzati. “Il futuro si può costruire solo poggiando sulle solide basi della tradizione. È per questo che abbiamo ritenuto giusto e doveroso mantenere l’aspetto originale di Palazzo Archinti, un pezzo importante della storia e della città di Mezzago. Nel tempo, l’edificio ha subito diversi interventi di restauro e, come in un puzzle, era giunta l’ora di apporre l’ultima tessera in modo da avere un quadro completo, non solo da ammirare ma soprattutto da far vivere alla comunità. Con questa inaugurazione si chiude un capitolo ma il lavoro non è certo concluso perché adesso è il momento di rimboccarsi le maniche e far sì che tutti gli ingranaggi funzionino al meglio: questa grande macchina ha da percorrere una strada lunghissima”.
L’edificio, simbolo del paese, prende il nome dalla famiglia che ne divenne proprietaria nel 1779. La torre e le parti più antiche del palazzo, però, risalgono al XII secolo, quando erano residenza dei monaci dell'Ordine degli Umiliati. Da allora i passaggi di proprietà si sono stati diversi fino a quando, nel 1969, la struttura diviene proprietà della Coop di Mezzago. Il secolo scorso l’ha vista protagonista di diversi interventi di restauro, primo dei quali il consolidamento, con l’utilizzo di materiali originali, della torre. Quest’ultima, alta 28 metri e divisa in sette piani, al sesto ospita un grande orologio, l'unica ‘ora civile’ di tutta la Lombardia. Col passare del tempo, questo tipo di interventi si sono susseguiti con continuità, sino alla data odierna, che vede il completamento definitivo dell’opera.
Da sempre teatro di manifestazioni paesane, negli ultimi anni Palazzo Archinti ha conquistato il ruolo di palcoscenico indiscusso per alcuni degli appuntamenti più cari alla comunità mezzaghese; tra questi la Sagra degli Asparagi, le attività dell’Accademia Musicale "A. Mozzati" e diversi altri eventi sviluppati a partire dal campo del sociale o promossi dalle associazioni artistiche della zona. Nella sua nuova veste il Palazzo vede svilupparsi in toto questa sua funzionalità diventando una struttura sociale organizzata ed efficiente dove trovano sede definitiva diverse realtà quali: il Ristorante, l’Anpi (Associazione Nazionale Partigiani d’Italia), il C.S.E. (Cooperativa Sociale Solaris), lo Spazio Danza, l’Accademia Musicale "A. Mozzati", la Sagra degli Asparagi e la Sala Convegni, che trovano oggi collocazione nelle sale dell’Archinti ma che, di certo, a breve aumenteranno di numero. Attualmente, infatti, lo spazio utilizzato è circa il 70% circa e l’obiettivo, naturalmente, è quello di raggiungere in poco tempo il 100%.
A questo proposito il Presidente Vittorio Pozzati ha già in cantiere diversi nuovi progetti, “si tratta per lo più di iniziative legate al tema dell’agricoltura che sarà il fulcro delle prossime attività e, in aggiunta, il coinvolgimento di alcune strutture socio sanitarie nell’utilizzo dei nuovi spazi a disposizione”.
In occasione dell’inaugurazione la Coop di Mezzago ha voluto raccogliere a Palazzo Archinti tutte le realtà che in qualche modo sono legate ad essa come: CAAM (Cooperativa Agricola Asparagicoltori di Mezzago), Micro Ortaggi, progetto di agricoltura urbana della Società Agricola Pianta Natura, 3 Parchi in Filiera (Parco Rio Vallone, Parco del Molgora e Parco della Cavallera) con la Fondazione Cem Lab, Progetto Aprire, Vivaio, Proloco, Gas, Bloom Mezzago, Bocciofila che durante la giornata di sabato esporranno i loro progetti e illustreranno le loro attività.
Ultimo ma non ultimo, un cenno dovuto sul Circolo Sociale (oggi Circolo in Piazza) situato esattamente di fronte a Palazzo Archinti. Lo spazio, che ospita diverse iniziative rivolte alla comunità, è stato anch’esso soggetto di ristrutturazione ad opera della Coop di Mezzago che ha portato a termine i lavori e inaugurato i locali lo scorso gennaio e che oggi ospita, al primo piano, anche il gruppo Vivaio, progetto facente parte di Offerta Sociale, rivolto ai giovani ragazzi e ragazze con certificazione di invalidità che dovranno entrare a breve nel mondo del lavoro.