Agenti dal cuore d'oro: il bambino dimenticato diventa "vigile" per un giorno
MONZA - Siamo abituati a considerarli cattivoni anche quando hanno ragione. Gli agenti della Polizia locale, però, sabato hanno fatto un regalone di Natale a un bambino che era stato dimenticato a scuola. Risolto il caso, il piccolo ha vissuto momenti da "vigile urbano"
Hanno risolto un caso di un bambino abbandonato, che stava diventando sempre più drammatico con il passare delle ore, poi hanno regalato al protagonista della vicenda un momento di emozione e divertimento che forse non dimenticherà mai. Davvero bravi e buoni gli agenti della Polizia locale di Monza, che si sono distinti non solo per la loro professionalità ma anche per il cuore d'oro.
E' accaduto sabato quando al suono della campanella nessuno si è presentato alla primaria di San Rocco per accompagnare a casa uno degli alunni. Come accade in questi casi, viene trattenuto nella scuola in attesa dell'arrivo dei genitori, ma davvero non si faceva vivo nessuno. Dopo avere atteso pazientemente per una buona mezz'ora, provando a telefonare inutilmente al cellulare dei genitori, la direttrice preoccupata si è rivolta alla Polizia locale.
Gli agenti hanno chiesto l'indirizzo della famiglia, ma la scuola è stata in grado di fornire soltanto la via senza il numero civico. Gli uomini in divisa non si sono persi d'animo. Sono andati comunque sul posto iniziando le ricerche della famiglia, citofonando nei palazzi, chiedendo informazioni. Solo verso le 14.30 sono riusciti a rintracciare la donna, che si è giustificata dicendo di avere sbagliato l'orario, convinta che il bambino quel giorno sarebbe uscito più tardi.
Senza indugiare, gli agenti l'hanno caricata in macchina per accompagnarla a scuola dove, nel frattempo, la direttrice aveva dato prova di tutta la sua abilità di educatrice intrattenendo il bambino di 7 anni in giochi e attività.
Il bambino, insomma, grazie a lei e all'abilità della Polizia locale, non ha avuto la possibilità di accorgersi di essere stato involontariamente abbandonato. La vicenda, però, ha intenerito gli agenti. Hanno deciso di riaccompagnare a casa mamma e figlio, facendo vivere al piccolo un'esperienza da "vigile urbano". Ed ecco dunque un breve giro in auto per la città, con i lampeggianti accesi, il collegamento radio con la centrale, mentre gli facevano scoprire le apparecchiature che hanno in dotazione.
Per il bambino la gioia è stata indescrivibile. Per la mamma, passato lo spavento, è stata un'emozione vedere il bambino così in estasi. E anche per gli agenti, risolto il caso nel migliore dei modi, è stato un gesto di bontà che non merita di passare sotto silenzio.
E' accaduto sabato quando al suono della campanella nessuno si è presentato alla primaria di San Rocco per accompagnare a casa uno degli alunni. Come accade in questi casi, viene trattenuto nella scuola in attesa dell'arrivo dei genitori, ma davvero non si faceva vivo nessuno. Dopo avere atteso pazientemente per una buona mezz'ora, provando a telefonare inutilmente al cellulare dei genitori, la direttrice preoccupata si è rivolta alla Polizia locale.
Gli agenti hanno chiesto l'indirizzo della famiglia, ma la scuola è stata in grado di fornire soltanto la via senza il numero civico. Gli uomini in divisa non si sono persi d'animo. Sono andati comunque sul posto iniziando le ricerche della famiglia, citofonando nei palazzi, chiedendo informazioni. Solo verso le 14.30 sono riusciti a rintracciare la donna, che si è giustificata dicendo di avere sbagliato l'orario, convinta che il bambino quel giorno sarebbe uscito più tardi.
Senza indugiare, gli agenti l'hanno caricata in macchina per accompagnarla a scuola dove, nel frattempo, la direttrice aveva dato prova di tutta la sua abilità di educatrice intrattenendo il bambino di 7 anni in giochi e attività.
Il bambino, insomma, grazie a lei e all'abilità della Polizia locale, non ha avuto la possibilità di accorgersi di essere stato involontariamente abbandonato. La vicenda, però, ha intenerito gli agenti. Hanno deciso di riaccompagnare a casa mamma e figlio, facendo vivere al piccolo un'esperienza da "vigile urbano". Ed ecco dunque un breve giro in auto per la città, con i lampeggianti accesi, il collegamento radio con la centrale, mentre gli facevano scoprire le apparecchiature che hanno in dotazione.
Per il bambino la gioia è stata indescrivibile. Per la mamma, passato lo spavento, è stata un'emozione vedere il bambino così in estasi. E anche per gli agenti, risolto il caso nel migliore dei modi, è stato un gesto di bontà che non merita di passare sotto silenzio.
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