Ai Musei Civici le opere del maestro monzese Ezio Barni
MONZA - E' visitabile fino al 28 marzo, giorno di Pasquetta, la mostra inaugurata nel fine settimana ai Musei Civici (via Regina Teodolinda, 4): interamente dedicata a Ezio Barni, uno dei nomi più rappresentativi del movimento artistico monzese del Novecento oltre che persona stimata da tutti i cittadini.
I Musei civici rendono omaggio a uno dei maggiori esponenti artistici monzesi del Novecento. È stata inaugurata nel fine settimana e rimarrà aperta fino a lunedì 28 marzo (giorno di Pasquetta) la personale di Ezio Barni intitolata “Pittura in equilibrio” e allestita alla Casa degli Umiliati di via Teodolinda.
Quello del maestro Barni è un volto noto e amato in città e tra i fondatori dell’Associazione Amici del Musei, oltre a ricoprire importanti incarichi nella vita associativa e di servizio della città. Monzese doc, classe 1926, dopo la laurea in Giurisprudenza lavora come direttore in un’importante azienda di maglieria e poi di abbigliamento, coltivando sempre la passione per la pittura sbocciata in età giovanile. Una passione che viene affinata dalle lezioni alla scuola del grande maestro Marcello Dudovich e poi dall’incontro con il pittore tedesco Jacques Decaux, migliorando il suo tratto che, attraverso la sintesi, deve trasmettere il messaggio dell’autore.
Negli anni Settanta Barni inizia ad allestire con successo di pubblico e di critica mostre in Italia e all’estero, partecipando anche a concorsi. Nel 1972 viene premiato a Villa Olmo dal presidente del Senato Amintore Fanfani per la sua vittoria a un concorso internazionale di pittura e l’anno dopo realizza a consegna un ritratto a Giovanni Spadolini.
Un amore per l’arte che non si spegne, anzi si perfeziona nel tempo portando Barni a diventare anche maestro di pittura. Nel 1996 inoltre viene incaricato dell’ideazione delle vetrate artistiche della Cappella dell’Opera Pia Bellani e dell’affresco dell’abside che racconta la storia dei santi Gioacchino ed Anna. Un’opera che rimarrà incompiuta perché Barni si spegnerà nel marzo 1997.
Negli anni Settanta Barni inizia ad allestire con successo di pubblico e di critica mostre in Italia e all’estero, partecipando anche a concorsi. Nel 1972 viene premiato a Villa Olmo dal presidente del Senato Amintore Fanfani per la sua vittoria a un concorso internazionale di pittura e l’anno dopo realizza a consegna un ritratto a Giovanni Spadolini.
Un amore per l’arte che non si spegne, anzi si perfeziona nel tempo portando Barni a diventare anche maestro di pittura. Nel 1996 inoltre viene incaricato dell’ideazione delle vetrate artistiche della Cappella dell’Opera Pia Bellani e dell’affresco dell’abside che racconta la storia dei santi Gioacchino ed Anna. Un’opera che rimarrà incompiuta perché Barni si spegnerà nel marzo 1997.
La mostra ai Musei Civici è visitabile negli orari di apertura del Museo (mercoledì, venerdì, sabato e domenica dalle 10 alle 13 e dalle 15 alle 18, giovedì dalle 15 alle 18, lunedì e martedì chiuso). La visita alla mostra è già compresa nel biglietto di ingresso al Museo. Per informazioni telefonare allo 039.2307126, oppure inviare un’email a info@museicivici.it