Ai vip 10 mila lettere minatorie con carta igienica sporca di feci: coppia denunciata
MONZA - E' originaria della nostra città la donna di 53 anni fermata dagli uomini della Digos insieme al compagno milanese, un ex vigile settantunenne. I due, per anni, hanno inviato circa 10 mila lettere minatorie ai vip inserendo nelle buste la carta igienica imbrattata con le feci del cane
Lui milanese, 71 anni, vigile in pensione; lei di Monza, 53 anni, impiegata. Con un passatempo del tutto particolare. Per anni hanno spedito lettere a personaggi famosi, dagli sportivi ai politici, dai manager ai rappresentanti delle istituzioni. In totale 10 mila contenenti minacce e carta igienica imbrattata da feci. Sono stati individuati dalla Digos e denunciati.
Sono stati fermati a Basiglio dagli uomini della Digos proprio mentre stavano imbucando alcune lettere. Non una novità. Secondo gli inquirenti ne inviavano una decina al giorno, tutti i giorni, aggiornando in modo sistematico la loro rubrica schedando anche nuovi nominativi in base ai fatti di cronaca.
Sono stati fermati a Basiglio dagli uomini della Digos proprio mentre stavano imbucando alcune lettere. Non una novità. Secondo gli inquirenti ne inviavano una decina al giorno, tutti i giorni, aggiornando in modo sistematico la loro rubrica schedando anche nuovi nominativi in base ai fatti di cronaca.
Dopo averli sorpresi, sono stati accompagnati nell'abitazione di Rozzano per una perquisizione domiciliare: avevano altre 110 lettere già confezionate, sempre con lo stesso contenuto, sempre con il doppio indirizzo scritto in corsivo e in stampatello.
Le lettere erano inviate utilizzando francobolli di Stati esteri, con una particolare preferenza per Azerbaijan, Bhutan, Zaire, e con l'annullo postale “CMP Milano Borromeo”. Per individuarli è stato necessario un lavoro su vasta scala che ha coinvolto poliziotti di 107 città, le Poste italiane, esperti di filatelia.
Le lettere erano inviate utilizzando francobolli di Stati esteri, con una particolare preferenza per Azerbaijan, Bhutan, Zaire, e con l'annullo postale “CMP Milano Borromeo”. Per individuarli è stato necessario un lavoro su vasta scala che ha coinvolto poliziotti di 107 città, le Poste italiane, esperti di filatelia.
"Quando l'abbiamo scoperto - ha spiegato il vice questore Carmine Mele - ci ha ringraziato e abbracciato. Inviare quelle lettere per l'uomo era diventata un'ossessione. Interrogato, ci ha spiegato che il significato delle feci in quelle buste era un richiamo allo spettacolo "Tumulto di Bologna" di Dario Fo, in cui i cittadini disarmati cercavano di difendersi lanciando gli escrementi".
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