Autobus: la gestione passa dalla Provincia all'Agenzia per il Trasporto Pubblico Locale

MONZA - Novità per le linee autobus e per il problema dei tagli: a partire dall'1 luglio i contratti sono passati dalla Provincia di Monza e Brianza all'Agenzia per il Trasporto Pubblico Locale. Nel frattempo è stata decisa una riduzione delle corse per l'estate

Il problema delle linee degli autobus passa di mano. A partire dall'1 luglio la Provincia di Monza e della Brianza ha ceduto definitivamente all’Agenzia per il Trasporto Pubblico Locale di Milano, Monza e Brianza, Lodi e Pavia la gestione dei tre contratti stipulati con le aziende Autoguidovie, Nord Est Trasporti e Consorzio Autoservizi Lombardi per il servizio di trasporto pubblico locale in Brianza.

“E’ stato un percorso difficile - commenta il vicepresidente Roberto Invernizzi - che, grazie alla determinazione e al lavoro portato avanti in questi anni dal Presidente Gigi Ponti, abbiamo governato con il massimo della responsabilità istituzionale per gestire al meglio il servizio pubblico che ci era affidato”.

Infatti, nonostante le note difficoltà finanziarie, la Provincia di Monza e della Brianza in questi mesi, in accordo con l’Assemblea dei Sindaci, ha saputo programmare e gestire le poche risorse disponibili per garantire fino alla conclusione dell’anno scolastico il trasporto di migliaia di studenti da e per gli istituti scolastici e i numerosi utenti pendolari che quotidianamente utilizzano i mezzi pubblici.

“Per raggiungere l’accordo è stato necessario prevedere una riduzione dei servizi, da attuare a partire dal corrente mese di luglio, tale da garantire un risparmio del 15% delle risorse mancanti, le quali, come noto, ammontano a circa 1,8 milioni di euro/anno. Una riduzione sostanziosa e purtroppo inevitabile, in attesa delle decisioni che saranno assunte dalla Regione Lombardia con l’assestamento di bilancio. Nonostante tutto possiamo ritenerci soddisfatti del lavoro svolto fino ad ora con la speranza che con la nuova gestione si possa risolvere questa una situazione precaria ormai da troppo tempo”.


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