Bangladesh-Lombardia: nel primo trimestre 2016 in aumento scambi e giri d’affari
MONZA - Il Bangladesh è inserito un una lista di 40 Paesi sconsigliati per la permanenza sia turistica sia per business. E alla luce del massacro di Dacca la Camera di Commercio rivela che l'export delle imprese lombarde verso il paese asiatico era cresciuto del 6,7 per cento nel primo trimestre 2016
Il dolore e il cordoglio per la strage di Dacca sono ancora profondi. Ma a quasi una settimana dalla strage che ha coinvolto nove imprenditori italiani, è utile e importante analizzare anche i fattori economici e l’importanza strategica che il paese asiatico ha per i nostri connazionali che decidono di avviare un business laggiù .
I dati della Camera di Commercio di Monza parlano chiaro: nel primo trimestre di quest’anno gli scambi tra la Lombardia e il Bangladesh erano in forte crescita: +13,4 per cento l’import e +6,7 per cento l’export con un giro d’affari rispettivamente di 54 e di 31 milioni di euro. E la nostra regione ha un ruolo molto importante nel Paese asiatico trainando il 17 per cento degli scambi nazionali.
Ma se da un lato il Bangladesh è una forte calamita per gli imprenditori (non solo lombardi), dall’altra altissimo – ancora prima della strage di Dacca – la soglia di pericolo non solo per i turisti ma anche per gli imprenditori. Il Bangladesh, infatti, è inserito un una lista di 40 Paesi sconsigliati per la permanenza sia turistica sia per business.
Adesso però tutto cambia e quello che appariva un Eldorado per gli uomini d’affari potrebbe più che mai trasformarsi un campo minato dirottando magari gli interessi, e il denaro, verso altri lidi.