Con Ettore Radice fermata alla storia, alla scoperta della prima stazione ferroviaria monzese

MONZA - Domani, venerdì 7 aprile con inizio alle 21, allo Sporting Club di viale Brianza l'appuntamento è con la storia. Ettore Radice radice ci propone la lettura scenica intitolata “La vecchia stazione di Monza (1840-1885): la storia, i viaggiatori e gli aneddoti della prima strada ferrata del Nord Italia”

Oggi è un luogo di frenesia e passaggio. Migliaia i pendolari che ogni giorno la attraversano. E accanto quel mondo particolare degli ultimi che l’hanno trasformata in una casa. Per altri, invece, è diventato il luogo principe dei traffici loschi.

Eppure un tempo non era così. Stiamo parlando della stazione di Monza, un luogo magico, tanto caro ai più piccoli che restano a bocca aperta quando la visitano e vedono sfrecciare i treni.

Questa visione ancora romantica della stazione ci viene regalata da Ettore Radice che domani sera, venerdì 7 aprile, alle 21 allo Sporting Club di viale Brianza organizza la lettura scenica intitolata “La vecchia stazione di Monza (1840-1885): la storia, i viaggiatori e gli aneddoti della prima strada ferrata del Nord Italia”.

Uno spettacolo unico e intenso – di quelli che solo il ricercatore storico Ettore Radice sa regalare al suo pubblico. Accanto appunto alla rievocazione degli eventi, si affiancano anche aneddoti e momenti di vita che hanno caratterizzato quel momento della storia monzese.

La stazione fu inaugurata il 17 agosto 1840 con la prima corsa che da Milano Porta Nuova conduceva alla fermata cittadina. E quel momento e quel clima si respirerà anche domani sul palcoscenico dello Sporting Club dove, abbigliati con abiti dell’epoca, gli attori Annina Pennati, Mario Bramati, Davide Ficu, Giuseppe Mansi e Giuliana Montrone rievocheranno l’evento.

Il tutto accompagnato anche dalle immagini dell’epoca. Una stazione progettata dall’ingegnere milanese Giulio Sarti, geniale costruttore e imprenditore, costruita con lo stesso sistema della linea ferroviaria Napoli-Portici (la prima in Italia) cioè con le rotaie montate su grossi cubi di pietra annegati nel terreno e distanziati di tanto in tanto dalle barre trasversali.

Un viaggio in treno da Milano a Monza, dal capolinea meneghino in via Melchiore Gioia fino a Monza non dove c’è oggi la stazione ma in quella che all’epoca veniva chiamata Porta Milano nelle vicinanze dell’attuale largo Mazzini.

Ben organizzata già per l’epoca con i binari dell’andata e quelli del ritorno, la grande sala centrale con la biglietteria e ben due sale d’aspetto una riservata alla famiglia dell’Arciduca e ai dignitari di corte e per i viaggiatori di prima classe, e l’altra per i viaggiatori di seconda e terza classe.

Tante le storie, gli aneddoti, i pensieri, gli incontri. Tante le amicizie, gli amori e e gli affari che in quelle sale e su quei vagoni sono nati. Ma non vogliamo svelarvi troppo e invece vi invitiamo a partecipare all’allestimento scenico curato da Ettore Radice.

L’evento è stato organizzato dall’associazione culturale Mnemosyne in collaborazione con lo Sporting Club. L’ingresso è libero ma per motivi organizzativi confermare la partecipazione telefonando allo 039.2496023 o inviando un’email a info@sportingclubmonza.it.

Barbara Apicella


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